Belvedere- Nonostante sia una chiesa ricca di belle iniziative, grazie al lavoro del parroco e della comunità che riesce a coinvolgere, purtroppo, la parrocchia di Santa Maria della Consolazione, di via Poggio Carancino a Belvedere, risulta inaccessibile ai disabili. La denuncia parte ancora una volta da Sebastiano Bufalino, residente in carrozzina del quartiere decentrato del capoluogo aretuseo, che grida la sua rabbia: ” Sono paraplegico, gli ingressi principale e secondario della chiesa sono anticipati da gradini più o meno alti e invalicabili per chi come me a causa della malattia non può salirci sopra in carrozzina. Sicuramente le mie caratteristiche fisiche non consentono a molti di sollevarmi e non capisco perché la mia dignità, come quella di altre persone costrette sulla sedia a rotelle, debba essere mortificata perché nella nostra frazione le barriere architettoniche non sono state abolite, come legge impone”. “Sapete- spiega -qualche giorno fa è morta mia sorella e domani pomeriggio io non potrò assistere al suo funerale. E’ ingiusto”. “Inoltre- continua- devo rinunciare ad assistere di persona a tutte le messe e alle cerimonie, come quella programmata per la cresima di mia nipote, lo ritengo assurdo. I politici stanno pensando ad accaparrarsi la loro fetta di potere, ma a noi non pensano mai, solo parole rimangono le loro nei confronti dei soggetti con bisogni speciali. Non mi resta che continuare a dire “vergona!”
Mascia Quadarella