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Incontro sindacati e candidati sindaci per sottoscrivere la “Piattaforma lavoro per Siracusa”

Siracusa- Le organizzazioni sindacali, Cgil- Cisl- Uil e Ugl di Siracusa, hanno chiesto ai candidati a sindaco alle prossime elezioni amministrative del 10 Giugno 2018, un confronto pubblico sulla “Piattaforma Lavoro per Siracusa” e sulle priorità in essa evidenziate. L’auspicio dei sindacalisti è quello che la futura amministrazione
ritenga centrale, nella sua attività, la concertazione con le parti sociali. La rinascita economica e sociale delle città può avvenire, infatti, soltanto attraverso scelte politi-che condivise. 10 i punti affrontati nel documento, che proponiamo nella sua interezza:

1. Zona Industriale
Occorre con urgenza avviare dei tavoli negoziali su una nuova idea moderna e di prospettiva di cultura industriale. Affrontare il tema di una nuova governance territoriale dello sviluppo industriale, a partire dall’individuazione di nuovi investimenti e nuove regole sul rispetto sociale ed occupazionale del territorio. Per invertire la rotta, occorrono risorse e misure che consentano il prosieguo delle azioni di bonifica, già avviate, ma solo in minima parte concluse. Scegliere e sostenere una nuova politica industriale a basso impatto ambientale che indichi con chiarezza su quale progetto complessivo intende puntare, garantendo sviluppo e occupazione, riconversione produttiva e nuova ambientalizzazione dei siti. Solo attraverso una poderosa opera di bonifica e di risanamento del territorio, di investimenti e di innovazione produttiva, sarà possibile mantenere alta l’attenzione sul polo petrolchimico ed energetico locale e disegnarne il prossimo futuro. È inoltre necessario istituire una cabina di regia, che metta insieme parti sociali e istituzioni, al fine di vigilare sulle procedure dei cambi di appalto, sul rispetto delle norme di sicurezza e sull’applicazione corretta ed omogenea dei contratti collettivi. Obiettivo prioritario è dunque lo sviluppo sostenibile della Zona Industriale in termini di sana occupazione, con uno sguardo vigile e attento ai temi della sicurezza degli impianti e della salvaguardia dell’ambiente.

2. Infrastrutture
Collegato al tema del rilancio della zona industriale è quello delle infrastrutture. Si-racusa rischia di restare isolata sul piano economico se non investe in maniera ade-guata sulle vie di comunicazione interne ed esterne al territorio e non provvede al riordino delle sedi portuali e ferroviarie. Insistere perché la politica dei trasporti del Governo regionale investa nel trasporto locale e rilanci i collegamenti con il sud della costa orientale con il treno del Barocco, istituzione di un progetto e non gioiello da “esporre” due o tre volte all’anno. Anche il turismo, settore in forte espansione, incontra limiti nell’assenza di buoni collegamenti. A ciò si aggiungano le difficoltà dei residenti e degli studenti nell’accesso ai mezzi di trasporto locali che risultano insufficienti.

3. Sanità
Urge un monitoraggio del sistema sanitario locale pubblico al fine di garantire il diritto universale alla salute. In particolare, appare necessario verificare la ricettività del servizio pubblico in termini di posti letto, controllare i tempi necessari per lo scorrimento delle liste d’attesa, l’incidenza della mobilità passiva, le condizioni interne delle strutture ospedaliere e la funzionalità del pronto soccorso.
Occorre potenziare i servizi al cittadino (vedi i consultori) e le infrastrutture di sup-porto perché il nosocomio sia facilmente raggiungibile da chi ne abbia necessità.
Inoltre bisogna affrontare il tema della gestione della rete ospedaliera con particolare attenzione al raccordo e al coordinamento con tutte le strutture presenti in provincia.

4.Servizi al cittadino
Il grado di civiltà di una città si misura anche dai servizi offerti ai cittadini. Occorre dunque potenziare tutte quelle buone pratiche che possano garantire l’inclusione so-ciale delle fasce sociali più deboli.
Per far ciò è necessario saper agganciare i fondi europei con una attenta e valida pro-gettualità. Occorre inoltre comprendere come il Comune di Siracusa intenda affrontare il tema delle politiche attive del lavoro, considerato l’alto tasso di disoccupazione generale e giovanile. Risulta importante porre attenzione anche alle politiche abitative nel tentativo di rispondere alle richieste di alloggio delle persone in difficoltà.

5.Ambiente e Territorio
Il tema ambientale è di centrale importanza all’interno di un Comune a forte vocazione industriale. Le bonifiche, avviate ma non concluse, assieme al problema della qualità dell’aria, devono essere affrontate in tempi rapidi anche al fine di ricucire lo strappo con il territorio. Inoltre, si richiede una maggiore attenzione al tema della gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata ancora oggi avviata parzialmente e in modo pasticciato e non opportunamente strutturato. Si ritiene, infine, che Siracusa debba fare ancora molto per la gestione degli spazi e dei luoghi pubblici, mostrando maggiore interesse alle politiche del risparmio energetico e dello sviluppo ecosostenibile.

6. Turismo
Siracusa da sempre è un’ importante meta turistica: luogo che unisce alla bellezza della natura la suggestione di antichi siti archeologici.
Per rendere ancora più centrale la città nelle rotte turistiche e destagionalizzare i flus-si, occorre però potenziare le infrastrutture, con un più agevole raccordo con l’aeroporto di Catania e in generale potenziando il trasporto pubblico locale.
Inoltre, occorre migliorare le strategie di gestione degli accessi al centro storico, spesso oggetto di evitabili ingorghi e regolamentando l’uso dei parcheggi.

7.Legalità
Recentemente la città ha visto il moltiplicarsi di atti intimidatori a danno di esercizi commerciali ed attività produttive ed il generale aumento di fenomeni di micro-criminalità. Per tale ragione, la presenza delle istituzioni locali deve essere intensifi-cata anche attraverso manifestazioni pubbliche che possano sensibilizzare i cittadini sui temi della legalità e della convivenza democratica.

8. Agricoltura
Stando ai recenti dati ISTAT, il settore è in fase di crescita. Per tale ragione occorre potenziare tutte ciò che ruota intorno alla produzione agricola: dalla raccolta all’esportazione dei prodotti. Occorrono anche investimenti per migliorare la ricerca e l’applicazione delle nuove tecnologie nel settore agricolo.
Serve una forte spinta affinché la politica agricola regionale, insieme alle opportu-nità dei finanziamenti europei, aumenti il potere dell’offerta agricola di questa provincia offrendo, allo stesso tempo, occasioni di lavoro per i tanti giovani che si stanno avvicinando alla terra.
Sarebbe inoltre opportuno svolgere un’attività di monitoraggio sull’applicazione dei nuovi provvedimenti contro il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori.

9. Riqualificazione delle periferie
Si ritiene che la riqualificazione delle periferie debba essere uno dei punti centrali della futura progettazione politica. Occorre ridare vita ai quartieri più esterni alla cit-tà, promuovendo attività culturali, anche tramite il coinvolgimento delle scuole, ri-qualificando gli ambienti, aumentando i controlli e puntando su iniziative volte alla diffusione dei temi della legalità.

10. Edilizia
Uno dei settori più colpiti dalla crisi è senza dubbio quello edile. Occorre rilanciare il settore, attraverso investimenti mirati. Il mondo edile è quello più soggetto alle politiche dei cambi di appalto, pratica questa che lede spesso i diritti dei lavoratori, al lavoro nero e allo sfruttamento . La politica del massimo ribasso, volta al risparmio, conduce spesso le ditte subappaltanti a fare economia sui materiali, a non provvedere alle attività di formazione e, talvolta, a sottovalutare le principali regole sulla sicurezza

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