Siracusa – Le principali sigle sindacali del territorio hanno reagito, con note a caldo, all’ennesima morte bianca verificatasi nell’area industriale del siracusano. Il comune denominatore dei segretari provinciali di Cisl, Cgil e Ugl è stata la rivendicazione del rispetto delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro, dove pare spesso i parametri di legge vengono ignorati. Come accade puntualmente ad ogni tragedia, col senno di poi, si invocano da tutti i fronti maggiore prevenzione e controlli frequenti nei siti a maggiore rischio infortuni e incidenti.
Le note inviate dai sindacati a commento del triste fatto di cronaca
Dichiarazione congiunta Paolo Sanzaro (segretario generale Ust- Cisl) e Roberto Getulio (segretario generale Fim-Cisl Ragusa Siracusa)
“Un tragico e doloroso inizio di anno per il mondo del lavoro siracusano. L’incidente costato la vita ad un operaio di 39 anni, Antonio Galvano, dipendente di un’azienda metalmeccanica, ci lascia sgomenti e ripropone, purtroppo, le solite domande sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Dichiarazione della segreteria provinciale dell’ Ugl-Utl Siracusa . Antonino Galioto segretario provinciale nella foto
“Ancora una volta una notizia che non avremmo mai voluto ascoltare, l’ennesimo incidente mortale sul lavoro nella zona industriale di Siracusa. Dal resoconto dell’accaduto, l’incidente è stato causato dall’ennesima superficialità o troppa sicurezza nell’effettuare un lavoro, trascurando le elementari, ma indispensabili misure di sicurezza, in questo caso relative ai lavori in quota”. “La rabbia è forte in quanto ci ritroviamo a parlare sempre di sicurezza nei luoghi di lavoro, argomento che oramai dovrebbe essere non solo conosciuto dagli addetti ai lavori, ma applicato quotidianamente in tutte le attività lavorative”.
“La domanda è questa, come mai le norme di sicurezza previste vengono disattese con le inevitabili conseguenze nefaste? Ripetiamo, la rabbia è tanta perché nonostante tutti gli sforzi in materia di prevenzione ci si ritrova a piangere l’ennesima vittima sul lavoro”.
“Antonio Galvano aveva 38 anni, lascia moglie e figli a cui facciamo le più sentite condoglianze, chiedendo perdono, perché questa tragedia dimostra che abbiamo fallito ancora una volta nella tutela della salute e sicurezza di chi opera nel mondo del lavoro”
Intervento di Roberto Alosi, segretario generale provinciale Cgil Siracusa
“L’attenzione delle aziende verso la sicurezza sul posto di lavoro non ha mai raggiunto quegli standard necessari chiesti senza sosta dai sindacati. E la morte di Antonio Galvano, il dipendente di un’impresa che opera nel polo industriale ne è la conferma”.
Roberto Alosi, segretario generale della Cgil di Siracusa, tuona contro un sistema che, ancora oggi, non riesce a tutelare le vite dei lavoratori. “E’ follia pura che un uomo, nel 2017, esca da casa per andare a lavorare e non vi faccia più ritorno. Le nostre battaglie per la garanzia della sicurezza nei cantieri non ha mai conosciuto sosta, ma le imprese finora sono state piuttosto sorde, nonostante il protocollo siglato in prefettura nel 2007”.
Alosi, pur rilevando come i dati statistici più recenti offrano un calo nel numero di infortuni sul lavoro e delle cosiddette “morti bianche”, non manca di rimarcare come le statistiche evidenzino la persistente drammaticità del fenomeno infortunistico “che impone l’urgenza di efficaci misure di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali al fine di portare le dimensioni del fenomeno infortunistico a un livello inferiore a quello considerato fisiologico. Una piano operativo – prosegue Roberto Alosi – che ruoti intorno a una revisione del sistema degli appalti (l’eccesso del ribasso impone inevitabilmente i tagli a monte delle spese di cantiere) e maggiori controlli sull’applicazione della legge sulla sicurezza sul posti di lavoro”.
Il segretario generale della Cgil siracusana ha già organizzato per lunedì 9 gennaio, alle 10, nel saloncino della sede di viale Santa Panagia, un incontro che ruoterà proprio sulla sicurezza e sugli appalti nella zona industriale.