Siracusa – Finalmente ha un nome e un volto anche il secondo presunto omicida di Giuseppe Scarso, “zu o Don Pippo” per i conoscenti, l’anziano siracusano dato a fuoco, lo scorso 2 ottobre, mentre riposava nella propria abitazione, di via Servi di Maria. Il pensionato era deceduto dopo diverse settimane di agonia in ospedale a Catania, a causa delle ustioni e delle loro conseguenze riportate.
A pochi giorni dalla sua morte, gli investigatori avevano fermato uno dei presunti autori dell’omicidio, Andrea Tranchina, studente di 19 anni. Il suo presunto complice sarebbe un 21 enne del capoluogo, Marco Gennaro.
Il giovane è stato tratto in arresto questa mattina – dagli investigatori della Squadra Mobile di Siracusa e del Servizio Centrale Operativo, in collaborazione con personale del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e dell’Ufficio di Polizia di Frontiera aerea – una volta giunto all’aeroporto di Fiumicino. L’indagato, infatti, a pochi giorni dal reato aveva fatto perdere le sue tracce , mentre il suo amico era finito in manette il 17 dicembre scorso. In Italia risultava ricercato e invece soggiornava negli Stati Uniti, a Phoenix, con un visto turistico. Un permesso di soggiorno temporaneo, che però era scaduto e il giovane ha dovuto fare rientro. Il comitato di benvenuto, che lo ha atteso una volta sbarcato nel territorio nazionale, è stato quello delle forze dell’Ordine, che gli hanno riservato una cella nella casa circondariale di Civitavecchia a Roma: dove è stato rinchiuso a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Mascia Quadarella