Siracusa- L’indignazione scatenata in tutta Italia dal servizio giornalistico realizzato da Nina Palmieri, inviata delle Iene, che con grande determinazione e la necessaria incalzante incisività ha fatto emergere i troppi lati oscuri dell’incidente in cui perse la vita il quindicenne siracusano Renzo Formosa, purtroppo si è riversata, nelle ultime ore, sulla persona sbagliata.
Per una scomoda omonimia, fino ad oggi ignorata, con il giovane accusato di aver provocato la tragedia, che potrebbe essere riconosciuta come omicidio stradale, infatti, sarebbe stato preso di mira da centinaia di “haters” della rete un altro ragazzo, che con la vicenda nulla ha a che vedere: uno sportivo della provincia di Messina, Castel di Lucio per la precisione, completamente estraneo ai fatti.
Il ragazzo, tra l’altro molto conosciuto e apprezzato dalle sue parti per le sue doti atletiche e umane, ignaro di cosa lo accusassero i tanti estranei, che gli hanno preso d’assalto la casella di messanger e la bacheca dei suoi social tempestandolo di insulti, solo dopo qualche ora ha capito di essere stato scambiato per un’ altra persona, a lui sconosciuta, con cui in comune, purtroppo è il caso di dirlo, ha soltanto il nome e cognome.
Dopo aver ingiustamente subito la “lapidazione virtuale” e aver ripulito il suo diario dalle offese, di cui non era il reale destinatario, Santo ha voluto sdrammatizzare, con una frase che sintetizza la sua posizione: “Le Iene hanno scoperto la persona giusta (credo)…Voi ancora no” .
Come dire prima di “sparare a zero” bisogna accertarsi di colpire il bersaglio giusto o si possono verificare brutte situazioni, come quella in cui è finito questo ragazzo, che per fortuna ha avuto la forza di affrontare l’attacco di sconosciuti mantenendo, dopo lo sgomento iniziale, il buonumore.
Mascia Quadarella