Siracusa- Non piace a diversi siracusani la riforma del diritto di famiglia, relativo all’affido dei minori in caso di separazione dei genitori, contenuta del Disegno di legge del senatore leghista promotore. Per molti si destabilizzerebbero i minori coinvolti.
I pareri contrari, davvero molti, a questa proposta, contrassegnata dal numero di presentazione 735, saranno argomentati, giovedì prossimo, a partire dalle 17.30 all’Urban center, in via Nino Bixio, nel corso di un incontro organizzato da diverse associazioni operanti nel territorio, in collaborazione con il Comune di Siracusa.
A moderare i lavori sarà la giornalista Nadia Germano, che introdurrà gli interventi: dell’assessore alle Politiche sociali, Alessandra Furnari; dell’ avvocata Daniela La Runa, presidente della Rete Centri Antiviolenza “Raffaella Mauceri”, della sua colleghe Alessia Lo Tauro, legale della Rete Centri Antiviolenza, e Gabriella Mazzone, legale dell’associazione Astrea nonchè mediatore familiare; di Letizia Lampo, psicologa e pedagogista clinica.
L’incontro precede la manifestazione nazionale, che avrà luogo anche a Siracusa sabato 10 novembre, con un corteo che partirà alle ore 10,30 da piazza della Repubblica, per poi snodarsi lungo i corsi Gelone e Umberto, per raggiungere il Tempio di Apollo.
Le iniziative sono programmate dal costituendo Comitato NO DDL Pillon Siracusa, promosso dall’Associazione Astrea in memoria di Stefano Biondo, dalle Rete Centri Antiviolenza “Raffaella Mauceri”, da Stonewall GLBT Siracusa, da ARCI Siracusa, dal Comitato Attivisti Siracusa ni, da Arciragazzi 2.0, da Associazione Culturale Zuimama Arci ragazzi, dal Forum delle donne e da tante altre associazioni che stanno aderendo, mobilitandosi
contro un disegno di legge ritenuto “agghiacciante”, poiché secondo gli organizzatori costituirebbe un ” attacco alla libertà delle donne ed è palesemente pregiudizievole per l’equilibrio dei minori”.
“Il Ddl Pillon – scrivono le associazioni aderenti- rischia di spazzare, in un sol colpo, tutte quanto è stato fatto contro la violenza di genere negli ultimi cinquant’anni, gettando al vento il principio delle pari opportunità, ponendo, di fatto, le donne prive di reddito nell’impossibilità di separarsi.
Nelle famiglie ove è assente la patologia della coppia, la cura della prole è prevalentemente affidata ad un solo genitore, quello che ha orari di lavoro che gli consentono di occuparsi dei figli o che, per scelta personale, svolge esclusivamente il lavoro domestico, favorendo la realizzazione professionale del coniuge, il quale compensa la gestione domestica col proprio maggior apporto economico.
In siffatta ipotesi, nessuno si azzarda a sollevare la questione della bigenitorialità che, pertanto, non può di certo ridursi ad un computo cronologico, ma deve volgere ad una partecipazione equivalente (non identica) dei genitori alla formazione dell’individuo.
Se così non fosse, si determinerebbe una configurazione del diritto alla bigenitorialità differente, a seconda che la prole abbia o meno i genitori separati.
Tale equilibrio deve essere, per quanto possibile, mantenuto anche nello scioglimento della coppia, per il bene dei bambini.
L’assegno perequativo è lo strumento che consente ai figli di mantenere, per quanto è possibile, non soltanto il tenore di vita della famiglia prima della crisi, ma sopratutto luoghi, abitudini, ordine e sistematicità nella vita.
L’idea delle due case è un abominio, un’aberrazione che creerebbe una generazione col borsone e con lo zaino perennemente in spalla, un popolo di mininomadi sballottati da una casa all’altra, senza punti di riferimento, in una precarietà perenne.
I bambini non meritano questo, che siano gli adulti, eventualmente, se proprio vogliono, a vivere perennemente con la valigia pronta”.
Associazioni e privati che vorranno aderire, potranno inviare un’email a comitatonoddlpillonsiracusa@gmail.com e scrivere “ADERISCO” sulla pagina Facebook dell’evento “L’8 e 10 novembre Siracusa dice NO al DDL Pillon”.