Priolo Gargallo- Una fitta coltre di fumo nero si è alzata in aria, poco dopo le 16.00, nell’area industriale priolese, lasciando presagire il peggio alle popolazioni residenti nei comuni limitrofi agli stabilimenti.
L’incendio, vasto, pare sia scoppiato in un impianto della Versalis, per la precisione in un forno, per cause che saranno i tecnici a valutare e che saranno rese note probabilmente nelle prossime ore.
Sul posto immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco, due le squadre partite rapidamente da Siracusa ed Agusta, oltre agli addetti aziendali già in azione all’arrivo dei colleghi.
Le fiamme alte si sono propagate rapidamente, ma per fortuna gli idranti dei pompieri sono riusciti a tenerle a bada ed adesso gli ultimi focolai sarebbero in fase di estinzione.
Scampato il pericolo, scesa la tensione, sale però l’indignazione per l’ennesimo incidente nell’area industriale del Siracusano.
Per fortuna, non ci sono stati feriti, ma chi, come e quando quantificherà il danno provocato dalla combustione? Che ripercussioni tali fumi potranno avere sull’organismo, oltre ad aver irritato gli occhi, nonché le vie respiratorie di quanti sono stati costretti a inalarli?
La prevenzione in questi casi risulta essere lo strumento più efficace…ma si investe abbastanza in questo campo? A parole certamente sì, ma i fatti confutano le analisi felici, imbarazzando chi le produce.
Dovrebbero essere le autorità territoriali a tutelare i residenti, formando task force qualificate di vigilanza e controllo, piuttosto che affidarsi a esperti di “retorica antinquinamento”…anche quella si disperde nell’aria, rendendola insopportabile.
Mascia Quadarella