Siracusa- Indiziati di tentato omicidio e detenzione illegale di arma comune da sparo, due siracusani sono stati destinatari di altrettante misure cautelari, eseguite dalla Squadra Mobile aretusea, dopo essere state disposte dal Gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta della Procura aretusea.
Si tratta di Danilo Greco, 33 enne pregiudicato, che sconterà in carcere la misura emessa nei suoi confronti e Giancarlo Limpido, 37 enne, anche lui già noto alla giustizia, sottoposto al regime dei domiciliari.
I due sono ritenuti i presunti autori del ferimento di un 42 enne, Daniele Caruso, nato in Germania, raggiunto alle gambe da diversi proiettili lo scorso 9 agosto, sempre nel capoluogo.
Nell’immediatezza dei fatti, la vittima aveva riferito agli inquirenti una versione contraddittoria, secondo la quale due giovani a
bordo di uno scooter, dai volti travisati dai caschi, lo avevano affiancato mentre percorreva a piedi la strada che conduce alla sua abitazione e gli avevano esploso contro diversi colpi di arma da fuoco, ferendolo appunto agli arti inferiori.
Nel luogo indicato da Caruso, però, non erano stati rinvenuti né i segni dell’avvenuta sparatoria, né immagini che confermassero quanto dallo stesso riferito.
Le attività tecniche avviate a seguito dell’accaduto fornivano, invece, una diversa ricostruzione della vicenda e consentivano di giungere all’ identificazione degli autori del gesto.
Secondo quanto appurato dagli investigatori, infatti, Caruso sarebbe stato attinto dai colpi di arma da fuoco non in strada, ma all’interno dell’abitazione del noto pregiudicato Danilo Greco, sita nella zona alta della città.
Ad esplodere i colpi sarebbe stato lo stesso Greco, con la complicità del suo fidato collaboratore, Giancarlo Limpido.
Alla base del ferimento la gestione condivisa dalla vittima con i propri aggressori di affari illeciti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Greco, infatti, si sarebbe accorto di un ammanco di droga lasciata in custodia proprio a Caruso, al quale, tramite Giancarlo Limpido, avrebbe teso una trappola, invitandolo a casa dell’amico comune per chiarire la questione, per poi, invece fare scattare la premeditata “punizione”.
Senza se e senza ma, non dandogli nemmeno il tempo di difendersi, Greco avrebbe esploso sulle gambe del suo “ospite”, accomodato sul divano, numerosi colpi. La vittima sanguinante, trascinatasi fuori dall’abitazione,avrebbe poi richiesto il soccorso del proprio padre per farsi trasportare in ospedale.
La ricostruzione dell’accaduto è stata suffragata dalla visione delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti in zona e dal sopralluogo compiuto all’interno dell’appartamento di Greco, unitamente a personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica, grazie al quale sono state rinvenute tracce ematiche, verosimilmente riconducibili a Daniele Caruso.
Mascia Quadarella