Siracusa- L’incanto del Lungomare di Levante in Ortigia, a Siracusa, svanisce quando si mette letteralmente piede sul marciapiede che lo costeggia, diventato, specie nella parte terminale che conduce al parcheggio Talete, un percorso ad ostacoli per la pavimentazione divelta. Infatti, per evitare di finire dentro le voragini che si sono formate, la gente preferisce invadere la corsia di transito delle auto, mettendo a repentaglio la propria incolumità.
Con le prime mareggiate, poi, la strada diventa per i pedoni, da facoltativa, corsia obbligata, perché le buche piene di sabbia e materiale di risulta non consentono il passaggio. La situazione, inoltre, viene aggravata da fatiscenti affacci, caratterizzati da ringhiere arrugginite e colonne d’appoggio sgretolate, con i capitelli divelti e le strutture ferrose in bella vista. Si attendono i lavori, e prima dell’avvio degli stessi, e dei finanziamenti, intanto e purtroppo, assieme a tanta bellezza regalo della natura e di un passato glorioso, i turisti che scelgono Siracusa come meta delle loro vacanze si portano dietro l’onta e la frastornante eco del disservizio e del degrado dilagante, anche nel centro storico della città, che continua ad avere due facce contrapposte. Per fortuna: “Hanno inventato il mare”, direbbero i Negramaro.
Mascia Quadarella