I consiglieri comunali di "Siracusa Protagonista con Vinciullo", Salvatore Castagnino, Fabio Alota e Mauro Basile e lo stesso ex deputato regionale, assieme a Sebastiano Moncada, legale e rappresentante, dell’associazione “Deorum Manium iura sancta sunto” e Giuseppe Ferrazzano della Lista “Prima Siracusa”, ieri mattina, hanno manifestato davanti al cimitero, per contestare il provvedimento della giunta comunale sul rinnovo delle concessioni dei loculi.
"Premesso che le prime concessioni scadono nel 2022, hanno dichiarato Alota, Basile Castagnino, e quindi non si capisce come si possa pensare di fare cassa imponendo il pagamento agli eredi e pretendendo addirittura che gli stessi si autodenunciano".
"Il problema vero - hanno spiegato- come ha dimostrato Sebastiano Mancada, è che l’Amministrazione comunale, anziché fare riferimento all’art. 73 del regolamento di Polizia Mortuaria, che è l’unico che si occupa in maniera specifica della durata dei loculi, ha pensato di applicare, invece, l’art.70 che è un articolo generico che non si occupa delle concessioni pregresse e della durata delle stesse concessioni concesse prima dell’entrata in vigore del regolamento n.118 dell’ottobre del 1996".
Per Moncada e Vinciullo, infatti, l’Amministrazione Comunale avrebbe errato quando ha preteso di applicare alla durata delle concessioni l’art.70, va, invece, applicato correttamente l’art.73, chiarendo, altresì, la vicenda relativa all’art.81 a cui si fa riferimento e che nel regolamento del 1996 non è previsto, dal momento che l’ultimo articolo si ferma al 74.
"Di conseguenza- i partecipanti alla protesta di ieri - vorremmo sapere, in maniera chiara e dettagliata, da parte dell’Amministrazione Comunale, perché non ha applicato l’art.73, che fine ha fatto, ammesso che sia mai esistito l’art.81, citato nel regolamento di Polizia Mortuaria del 1996 e, soprattutto, l’Amministrazione comunale deve tirare fuori il vecchio regolamento perché solo conoscendo il vecchio regolamento di Polizia Mortuaria possiamo coordinare l’attuale azione amministrativa con i diritti perpetui dei morti.
Alla luce, quindi, dell’obbligo di applicare l’art.73 - concludono- del regolamento di Polizia Mortuaria, invitiamo, ancora una volta, l’Amministrazione comunale a ritornare sulle sue posizioni, a riconsiderare gli atti fino ad oggi prodotti, perché una cosa è chiara: noi, continuando così, saremo costretti ad adire le vie legali.