Siracusa- Una situazione che si trascina da anni, e nell’arco degli stessi diverse sono state le denunce esposte pubblicamente dall’ex consigliere del quartiere Ortigia, Raffaele Grienti,che torna ad accendere i riflettori sul palazzo pericolante che “minaccia” la scuola di via Mergulensi, nel centro storico di Siracusa. Oltre all’edificio fatiscente, anche le transenne che dovrebbero delimitarlo e quindi fungere da protezione costituiscono un pericolo. Infatti, distaccandosi finiscono sulla strada, dove finora è stata questione di fortuna che nessuno si sia fatto male. Pertanto, l’ex consigliere, residente del centro storico torna a farsi sentire e invita l’amministrazione a intervenire, prima che accada il prevedibile e quindi evitabile”.
“Siamo in presenza di una situazione rischiosa per quanti quotidianamente frequentano quei luoghi – torna a ribadire Grienti- e mi riferisco soprattutto ai bambini della scuola adiacente. Lo stabile di fronte necessita di immediati interventi di consolidamento e ricordo che fui io stesso tempo addietro a segnalarne la pericolosità. Un’ordinanza del 9 dicembre del 2013, la n° 43 dell’ufficio ricostruzione, emessa dall’allora sindaco Garozzo (con assessore ai lavori pubblici Alessio Lo Giudice), tra l’altro, prevedeva che i proprietari degli immobili che costituiscono fonte di pericolo per la pubblica incolumità avrebbero dovuto metterli in sicurezza entro 30 giorni dalla richiesta da parte del comune. Se non lo avessero fatto, scaduto questo termine, sarebbe stata la stessa amministrazione comunale a provvedere, rivalendosi economicamente poi sui privati. A inizio 2014, inoltre, la circoscrizione Ortigia, su richiesta della Giunta, redisse un censimento delle case abbandonate e percolanti del quartiere. Il risultato è che in tutto questo tempo non è stato fatto nulla, se non posizionare una recinzione per circoscrivere la zona di rischio, ma che è stata già divelta in più punti, anche dai bambini che giocano a pallone il pomeriggio e dai ragazzi che la prendono come punto di incontro la sera. Sono adirato e considero assurdo tutto questo lassismo. Capisco la preoccupazione dei genitori e del dirigente scolastico, che hanno chiesto più volte al Comune di intervenire. L’ho fatto anch’io alla fine dello scorso anno scolastico, contattando direttamente il sindaco Francesco Italia, che prontamente fece ripristinare la recinzione. A mio avviso occorrerebbe che la polizia municipale monitorasse costantemente la zona e che venissero installate delle telecamere di videosorveglianza o delle fototrappole, simili a quelle utilizzate per stanare chi abbandona i rifiuti sulle banchine o nelle campagne. Occorre eliminare al più presto questa spiacevole situazione di grave pericolo per l’incolumità pubblica”.