Siracusa- Tradizionale conferenza di fine anno oggi a Palazzo Vermexio del primo cittadino, Francesco Italia, che in una lunga relazione ha tracciato un bilancio dell’attività amministrativa portata avanti con la sua giunta. Il sindaco ha voluto ringraziare in apertura i membri del suo esecutivo e i dirigenti che consentono di portare avanti la macchina burocratica al Comune. Ecco la sintesi:
“Sentimenti contrastanti mi hanno accompagnato nella stesura di questo intervento, che di solito è un elenco ragionato delle cose fatte nei 12 mesi appena trascorsi e delle cose da fare. Ho affrontato le vicende, a tutti note, di queste settimane con serenità d’animo, con la certezza essere nel giusto perché mai una sola volta ho pensato di affrontare la contesa elettorale con metodi meno che corretti (sia dal punto di vista giuridico che politico) e mettendo sempre al primo posto l’interesse della città e dei siracusani.
Con questa certezza, che mi accompagna da quando ho deciso di impegnarmi in politica, continuo a lavorare insieme alla giunta, senza nascondere l’amarezza nel constatare un clima politico sempre più deteriorato in cui l’interesse generale viene sempre più spesso messo in secondo piano rispetto alle ambizioni personali, in cui non ci sono più avversari ma nemici e in cui l’aggressività e i tentativi di delegittimazione hanno preso il posto del confronto civile, argomentato e democratico. Tutto ciò, certamente, non aiuta la città e non favorisce le condizioni di crescita.
In politica c’è un tempo per la fase delle elezioni, possibilmente breve, e un tempo per governare, che non può prescindere dall’ascolto e dal dialogo con tutte le componenti, politiche e sociali di un territorio, affinché si faccia sintesi nell’interesse dei cittadini amministrati. È importante comprendere questo principio di democrazia, ed è ancora più importante applicarlo a meno di evidenti e dolose irregolarità che, nel caso di Siracusa, sono state escluse.
Persino in contesti ben più ampi e importanti c’è un momento in cui il perdente riconosce la vittoria dell’avversario affinché l’amministrazione della cosa pubblica possa tornare al suo normale svolgimento e ridare serenità ai cittadini. Se non si comprende questa elementare dinamica vuol dire che le priorità in campo non riguardano il bene della propria comunità e che ambizione e potere hanno il sopravvento sul servizio.
Negli ultimi mesi si è voluto far credere che a Siracusa la democrazia non fosse garantita, non curandosi dei danni d’immagine per la città. Il Tar il 6 dicembre scorso ha chiaramente escluso che vi siano stati brogli durante lo svolgimento delle elezioni amministrative del giugno 2018, salvo riscontrare delle mere irregolarità in 9 sezioni sulle 76 contestate e sulle 123 totali. Ecco: mentre qualcuno agitava spettri ed inquinava i pozzi del dibattito cittadino, c’è stato un gruppo di persone che ha continuato a lavorare a testa bassa e con onore, per Siracusa.
Per anni i cittadini siracusani hanno dovuto indossare il falso marchio d’infamia di città più corrotta d’Italia, salvo poi scoprire che chi presentava le denunce era parte di un giro affaristico-criminale capace di corrompere i magistrati per ottenere dal Comune profitti illeciti. Quasi tre milioni di euro sono stati indebitamente sottratti alle casse comunali grazie ad un sistema di corruzione e interesse diffusi, con evidenti ripercussioni per tutti i cittadini.
E’ il tempo di ricostruire ciò che è stato illecitamente compromesso. Ecco perché promuovere un lavoro costante che trasferisca un’immagine positiva della nostra città è stato e sarà un nostro obiettivo che continueremo a perseguire con abnegazione. Alcune prestigiose collaborazioni in corso, tra cui spiccano i progetti di Stefano Boeri e di Renzo Piano e alcuni investimenti privati, sono certamente il risultato di un lavoro di comunicazione del brand Siracusa e della capacità di restituire un’immagine percepita della città che appaia aperta, competitiva e attrattiva per investimenti italiani ed esteri.
Questi 18 mesi non sono stati semplici, in parte per le difficoltà finanziarie in cui versano, oggi, gli enti locali e che stiamo affrontando con pragmatismo, e in parte per il clima di delegittimazione che alcuni avversari politici hanno ferocemente alimentato.
Un esempio della campagna denigratoria ha riguardato delle infondate accuse sull’utilizzo del fondo di riserva del Sindaco.
Fare politica utilizzando delle fake news è quanto di più deplorevole, oltre ad essere dannoso ed alimentare sfiducia e disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni. A riprova della accuratezza dell’utilizzo delle somme a disposizione del sindaco, forniamo uno schema riepilogativo che testimonia come le finalità perseguite con il fondo di riserva siano assolutamente coerenti e, come sempre, dirette al perseguimento del bene comune.
Questo clima avvelenato ha certamente contribuito pesantemente sulle vicende legate alla mancata approvazione del conto consuntivo 2018 (peraltro valutato favorevolmente dal collegio dei revisori ed approvato, senza alcuna esitazione, dal Commissario straordinario inviato dalla Regione) che ha comportato allo stato, lo sospensione del Consiglio Comunale.Il conseguente vulnus democratico creatosi è stato già oggetto di una prima riflessione con le forze politiche che sostengono la mia Giunta, ma sarà oggetto di ulteriori valutazioni e di iniziative atte a coinvolgere nel processo decisionale tutte le forze politiche che hanno a cuore l’interesse della città.
Più in generale abbiamo deciso di non farci imbrigliare dalle polemiche fomentate da alcuni gruppi appartenenti ad un’opposizione irresponsabile, di concentrarci sulle cose da fare e di dare una prospettiva moderna alla nostra comunità, liberando l’azione politico-amministrativa da vecchi lacci e condizionamenti che hanno impedito di dare sfogo alle sue enormi potenzialità.
Abbiamo agito e stiamo agendo senza lasciarci influenzare dai tempi della giustizia amministrativa, senza preoccuparci dei destini politici personali e neppure di chi godrà politicamente dei buoni frutti delle scelte compiute oggi, convinti come siamo che il bene comune dei nostri concittadini debba essere il solo punto di riferimento della nostra azione amministrativa.
La riprova di ciò è che mentre c’era chi si dilettava a dissertare su presunte schede ballerine, che lo stesso TAR accerta essere inesistenti, pregustando la condizione, non certo felice, di una città amministrata da un commissario ad acta, siamo riusciti a sbloccare i finanziamenti del c.d. Bando periferie che si concretizzeranno in 18 milioni di investimenti per riqualificare alcuni quartieri della città che da anni attendono interventi.
È di qualche giorno fa, infatti, la notizia della concessione, da parte di Cassa depositi e prestiti, dei mutui bancari necessari, pari a circa 13 milioni di euro, cioè l’equivalente finanziamento statale. Il mutuo sarà restituito con una partita di giro man mano che i lavori saranno conclusi, rendicontati e le somme accreditate dallo Stato, mentre la rimanente parte degli investimenti sarà pagata con la quota di compartecipazione del Comune, che è pari a circa 4,5 milioni.
Grazie al Bando Periferie realizzeremo 9 progetti che cambieranno il volto di Siracusa lungo l’asse Borgata-Grottasanta, cioè dal centro storico fino a Mazzarrona, andando a recuperare e a rivitalizzare, non solo periferie geografiche, ma anche periferie sociali (seppure non lontane dal centro) realizzando infrastrutture e servizi.
Il primo progetto ha già preso il via ed è la riqualificazione di via Crispi (finanziato con la quota di compartecipazione), si proseguirà con tutti gli altri interventi, a partire dalla riqualificazione di via Tisia e di via Pitia, insistenti una delle zone economicamente più attive della città, migliorandone la vivibilità complessiva, tanto dei residenti quanto dei fruitori occasionali con la realizzazione di spazi destinati a verde pubblico, di parcheggi e di aree per bambini.
Accanto a questo, c’è un altro importante risultato, forse meno visibile nei numeri ma non meno importante. Mi riferisco al mutuo da 1,1 milioni di euro che investiremo nella attività di manutenzione di plessi scolastici, di asili nido, di case popolari e del cimitero.
Il raggiungimento dei due sopracitati obiettivi non è dovuto al caso. È frutto di programmazione, dell’ottimo e incessante lavoro degli uffici comunali, e della determinazione che abbiamo avuto nell’approvare lo scorso bilancio di previsione in tempi accettabili.
Mai negli ultimi dieci anni un bilancio era stato esitato dalla Giunta in aprile e dal Consiglio in agosto.
Il prossimo anno faremo ancora meglio, perché solo così è possibile pianificare la spesa per il raggiungimento di quegli obiettivi politici ed amministrativi che abbiamo indicato in campagna elettorale e che, secondo noi, servono a migliorare Siracusa e la vita dei siracusani.
Per anni abbiamo sentito amministratori promettere l’approvazione dei bilanci in tempi record, per poi essere disattesi dai fatti. Noi, al contrario, lo stiamo facendo perché vogliamo assumerci la responsabilità delle scelte e non inseguire un’emergenza dietro l’altra; vogliamo stabilire gli obbiettivi da realizzare, le modalità e i tempi di perseguimento degli stessi. Questo fa la differenza tra chi vuole tirare a campare e chi, come noi, vuole realizzare un programma secondo precise priorità.
Pianificare la spesa è la base del buon governo, ed è il vero argine agli sprechi.
Lo dico a ragion veduta e fornendo il significativo dato di una sostanziosa riduzione nel 2019 delle anticipazioni di tesoreria portandole da più di 8 a circa 5 milioni. Si tratta dell’effetto di una serie circostanze, ma l’impegno per il 2020 è di non discostarci molto da questo risultato che, intanto, ci consente di ridurre la spesa per interessi, altra criticità dei nostri bilanci sempre evidenziata dalla Corte dei conti.
Sul fronte delle entrare grazie ad un impegno inedito del Settore Tributi (sono stati inviati oltre 50.000 avvisi di accertamento) si segna un trend positivo di somme effettivamente su tutti i tributi locali.
Il dato più eclatante riguarda la tassa di soggiorno, la cui riscossione è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente, sfiorando l’importante cifra di 1,8 milioni alla data del 1 dicembre. Inoltre, sempre in tema di tassa di soggiorno, si evidenzia l’ulteriore risultato di somme recuperate pari a 300.000 euro di esercizi finanziari precedenti.
È un risultato che reputo eccezionale, dovuto al lavoro degli uffici, ma anche a un generale miglioramento dei rapporti in un rinnovato spirito di collaborazione con gli imprenditori di un settore che per noi è nevralgico dal punto di vista economico. La nostra Amministrazione sta onorando questo nuovo clima e reinvestirà le risorse raccolte in servizi turistici, in promozione e migliorando l’offerta culturale che funziona da richiamo per i visitatori.