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A 45 giorni dall’inizio dell’anno scolastico le perplessità dell’Ugl

Siracusa- L’Ugl in una corposa nota, a firma congiunta del segretario di Ugl Scuola, Dario Caccamo e di quello generale per la provincia di Siracusa, Antonino Galioto, riflette a voce alta sull’imminente apertura delle scuole, e sull’inaugurazione dell’anno didattico 2020/2021, che si annuncia come fin troppo ricco di incognite e di conseguenti perplessità.

La scuola italiana non era, per dotazione organica e per strutture, già capace di offrire, fatte salve le poche eccezioni,  eccelsi standard di sicurezza  ed efficienza, figurarsi se sarà possibile ottimizzarla in poco tempo e durante questo periodo emergenziale dovuto alla pandemia da Covid-19. Una situazione che preoccupa i sindacalisti, così come le famiglie.

L’Ugl fa un’attenta analisi dei disagi e disservizi a cui si rischia di andare incontro, e che peseranno dapprima sugli stessi studenti, sul personale e sulle famiglie.

“Al primo settembre mancano 42 giorni- scrivono i rappresentanti dell’Ugl-  ( 36 se si escludono le giornate di sabato), insomma c’è davvero poco tempo per decidere come iniziare il nuovo anno scolastico. Molte le questioni ancora da affrontare e da risolvere anche se, per la verità, al Ministero sembrano sicuri che tutto andrà per il meglio. Un problema decisivo riguarda gli orari; per esempio non è ancora chiaro come si potrà garantire il tempo pieno alla scuola dell’infanzia e alla primaria e, soprattutto, non si sa neppure se nella loro autonomia le scuole potranno rivedere orari e calendari o se ci vorrà un intervento legislativo come stanno chiedendo i sindacati. Intanto sono stati raccolti i dati sugli spazi disponibili nelle scuole e in altre sedi e la Ministra stessa sta incontrando gli Uffici per poter farsi un’idea più diretta delle diverse situazioni. Ma è ormai chiaro che non basterà trovare i locali: ci vorranno anche insegnanti e collaboratori scolastici, e ne serviranno davvero tanti. Nel  Decreto Rilancio mette una pezza autorizzando l’assunzione oltre  50mila docenti e Ata, che certamente non basteranno. Le lezioni, infatti, sono a rischio , secondo gli stessi dati forniti dal Ministero e non si può pensare che il problema si possa risolvere con poche decine di migliaia di docenti e collaboratori in più. Senza considerare che le necessità saranno maggiori in alcune aree e inferiori in altre e in molte regioni le graduatorie non presentano una adeguata disponibilità di docenti. La scuola riprenda a pieno ritmo, mentre il Commissario straordinario Arcuri sta procedendo agli acquisti di arredi e dispositivi di protezione. I numeri sono imponenti: serviranno milioni di mascherine tutti i giorni e milioni di banchi monoposto di nuova generazione. Sempre meno, negli ultimi giorni, si parla invece di fare lezione in musei, teatri e biblioteche. Segno che, evidentemente, al Ministero si incominciano a fare i conti con la cruda realtà, tanto che già si dice che è imminente un nuovo decreto con ulteriori stanziamenti, soprattutto per le assunzioni.  Per quanto  riguarda, test sierologici e vaccino antinfluenzale per docenti e non docenti, la Regione Siciliana, al solito, in ritardo rispetto alle altre.  Numerose Regioni si stanno attivando per predisporre migliaia di test sierologici a cui sottoporre tutto il personale scolastico, sia docente che non docente, mentre per gli alunni, minori e non, è prevista la possibilità di sottoporsi volontariamente all’esame.  Nello stesso tempo, sempre le altre Regioni italiane stanno comprando milioni di vaccini antinfluenzali a cui sottoporre tutto il personale scolastico. La Regione  Siciliana,        che ha competenze esclusive nel settore scolastico e in quello della sanità, per quanto ci è dato a sapere ancora non ha attivato alcuna procedura per consentire l’apertura in sicurezza del nuovo anno scolastico.     Chiediamo pertanto al Governo regionale di attivarsi per predisporre i test sierologici per tutto il personale docente e non docente, per acquistare i vaccini e soprattutto ricordo, perché forse l’hanno dimenticato, che c’è un servizio di medicina scolastica che, a mio modesto avviso, non solo è stato trascurato, ma addirittura  dimenticato  pensiamo che ancora si devono svegliare, siamo arrivati ad agosto e forse il parlamento siciliano si fermerà per la pausa estiva,  come si potrà evitare  una eventuale fase di stallo; infine  vogliamo sottolineare che mancano  solo  45 giorni, quando inizierà il nuovo anno scolastico,  come evitare   difficoltà insormontabili per le famiglie e  sistema scolastico.

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Informazioni su Mascia Quadarella 5045 Articoli
Giornalista