Siracusa- “Comprendiamo le posizioni dei sindaci, che subiscono la pressione dell’opinione pubblica, ma io, in qualità di referente regionale siciliana di “Educhiamo per gli asili nido e servizi per l’Infanzia”, ribadisco l’opinione personale, ma condivisa da altri colleghi educatori e gestori di strutture, che le nostre attività devono rimanere aperte”.
A parlare è Antonella Quattropani. “Noi abbiamo sempre lavorato attenendoci alle regole anti-Covid, mantenendo il più possibile le distanze, indossando i dispositivi di sicurezza e sanificando in continuazione gli spazi vissuti dai più piccoli.”
“La diffusione dei contagi – ribadisce la pedagogista siracusana- non è certo la conseguenza delle buone pratiche di chi si attiene alle regole, piuttosto il frutto dell’irresponsabilità di molti ed anche adulti, non solo adolescenti. Troppi hanno violato i divieti e aggirato le limitazioni della “zona rossa”, durante le recenti festività natalizie, quando cenoni in comitiva sono stati consumati lo stesso in barba alla pandemia. Poi, gli stessi dissidenti invocano le scuole chiuse, secondo i loro umori o per paura sopraggiunta.
“Asili nido e scuole dell’infanzia chiusi” – sottolinea Antonella Quattropani- determinerebbero il tilt del sistema familiare costituito da genitori che lavorano, questo naturalmente vale anche per chi ha i figli alla primaria e non ha nessuno a chi affidarne la custodia. Non vorrei alimentare il concetto di scuola-parcheggio, non ne abbiamo questa riduttiva visione, ma oggi, nessuno può rinunciare al lavoro perchè significherebbe non riuscire a sopravvivere e deve avere, al contempo, la serenità di collocare i propri figli in un ambiente sicuro, sanificato e protetto “.
“Quindi- continua – dobbiamo ricordare che il nostro è un servizio da considerate essenziale, fondamentale”.
” Noi piccoli imprenditori e operatori del settore- sottolinea- ci siamo avvicinati a questa nuova realtà di vita con tanto timore e attenzione, riorganizzando le nostre sezioni in bolle, cercando di trasmettere così serenità a tutti quei genitori che per scelta o necessità hanno continuato a usufruire dei servizi offerti sul territorio .
Il Governo nazionale tiene aperti nidi e scuole dell’infanzia, ma sempre più sindaci decidono di attuare chiusure non giustificate dalla curva dei contagi solo perché subiscono forti pressioni dalla cittadinanza .
Sicuramente, non sarà la chiusura settoriale di una settimana a contenere i contagi. però sarà un’ ulteriore devastante mortificazione della piccola imprenditoria, attorno alla quale ruota la sopravvivenza di ulteriori famiglie”.