Siracusa – “Per mano di un uomo”, è questo il titolo del cortometraggio sceneggiato dai ragazzi del Clan la Tartaruga del gruppo scout Siracusa 12, che ne hanno curato ogni dettaglio della scenografia e degli arrangiamenti musicali. Argomento al centro del filmato è la violenza di genere – un fenomeno che non si arresta e che nel nostro Paese registra oltre un centinaio di vittime ogni anno- vista con gli occhi degli adolescenti, che usando uno strumento di comunicazione virale quale la produzione di un video, sperano di veicolare un efficace messaggio di contrasto a quelle che spesso sono tragedie annunciate, consumate in prevalenza tra le mura silenziose, di “gomma” degli ambienti domestici. Senza spogliarsi della loro divisa, fatta di camicie azzurre e calzoncini blu di velluto e calzettoni alti, le “tartarughine” hanno gridato, con garbo costruttivo” il loro stop alle mani omicide.
Il progetto, presentato ieri pomeriggio , nel salone parrocchiale di Belvedere, è stato realizzato nell’ambito delle attività ordinarie del gruppo scout. I giovani di età compresa tra i 16 e 21 anni dovevano scegliere un capitolo da trattare, approfondendo quest’anno l’argomento oggetto del video. Un capitolo sulla tematica prescelta prevede tre fasi fondamentali : osservazione, giudizio e azione.
Il corto è stato realizzato dall’unione creativa di ben 13 adolescenti che si sono suddivisi i compiti puntando sui punti di forza e le competenze di ognuno dei partecipanti, all’insegna di quello spirito di squadra alla base degli insegnamenti base dello scoutismo.
Durante le fasi organizzative e di realizzazione del lavoro i ragazzi hanno dimostrato un elevato livello di conoscenza e consapevolezza sulla tipologia di reato trattato.
A ispirarli, purtroppo, un triste capitolo di cronaca nera che ha colpito e sensibilizzato l’intera comunità siracusana: il delitto di Eligia e Giulia Ardita.
I ragazzi si sono ampiamente documentati via Internet e hanno anche voluto conoscere i protagonisti attivi della lotta quotidiana alla violenza contro le donne, tra cui il comandante della stazione dei Carabinieri di Belvedere, Corrado Munafò e le rappresentanti di un centro antiviolenza che opera in provincia, diretto da Raffaella Mauceri.
Un contributo genuino e ammirevole quello dato da questi ragazzi che, grandi fruitori dei social, hanno anche lanciato dalla loro pagina facebook un apposito hashtag : #uncapitolocontrolaviolenza .
Un’esperienza plaudita dai presenti alla prima di ieri e soprattutto dai capi scout che guidano verso la maturità questi ragazzi.
Un’iniziativa che a sua volta ha fatto acquisire a questi giovani maggiori conoscenze su come agire in caso di violenza e a cui rivolgersi per denunciare sospetti o soprusi.
A supportare i debuttanti , rendendo più “spettacolare” l’evento di ieri sono intervenuti artisti con maggiore “confidenza” con le luci della ribalta: Nella Montalto della “Piccola accademia teatro giovani”; il duo musicale “The Cappittas”; la musicista Gaia Blundo e le ballerine Maria Chiara Gervasi e Sandra Di Silvestro.
Mascia Quadarella