Siracusa – “Non assegniamo i fondi destinati alla riqualificazione di Ortigia per favorire la ristrutturazione delle case acquistate fior di quattrini da chi può permettersi investimenti immobiliari “accessori”, piuttosto cerchiamo di assegnarli ai siracusani che in questo quartiere storico, che si avvia alla desertificazione della popolazione residente, vogliono abitarci a pianta stabile, contribuendo a farlo rivivere anche fuori dalla stagione turistica”. E’ questo l’appello lanciato dal consigliere comunale Salvo Sorbello, in vista dell’arrivo di risorse economiche regionali per gli edifici privati del centro storico aretuseo. Nel salotto buono del capoluogo, purtroppo, stanno scomparendo i negozi di vicinato tramandati da generazione in generazione, da quando diversi uffici pubblici sono stati dislocati nella parte della città, ma soprattutto stanno emigrando i residenti locali . Infatti, stando ai dati aggiornati sul sito del Comune, allo scorso febbraio, i residenti di Ortigia sono appena 4.190, rispetto ai 5138 del 2001 e ai 12.566 del 1971. Di contro, pullulano di gente le circoscrizioni a nord del capoluogo: Tiche, il sovraffollato con 24.381 residenti, Acradina con 21802 e Grottasanta con 20.106.
“Bisogna prendere atto, infatti – scrive Sorbello- come, a fronte di decine di milioni di euro di contributi pubblici erogati per la ristrutturazione degli edifici, il numero degli abitanti di Ortigia sia al minimo storico ed i siracusani sono stati praticamente espulsi (meno del 4% dei siracusani vive in Ortigia), senza avere la possibilità di tornarvi ad abitare, a causa dei prezzi troppo alti degli immobili”.
“Alla luce della mutata situazione di Ortigia rispetto a quella di tanti anni fa – continua il consigliere comunale- torno quindi a riproporre quanto in passato, con il compianto Ettore Di Giovanni ed altri, abbiamo chiesto: vale a dire che i contributi pubblici non debbano essere elargiti a chi magari ha speso milioni di euro per comperare un immobile, che poi utilizza solo per brevi periodi ogni anno o per mere speculazioni: i forestieri sono i benvenuti ma che si paghino gli immobili di tasca loro, senza fruire anche di soldi pubblici, che devono essere erogati invece, in via prioritaria, a chi s’impegna a risiedere in Ortigia per almeno dieci anni. Cosi potremo ripopolare Ortigia e consentiremo alle famiglie siracusane, alle giovani coppie in particolare, di poter abitare nell’isolotto.
Mascia Quadarella