Siracusa – Nel ricordare la memoria e il grande impegno ambientalista a tutela delle coste siracusane di Enzo Maiorca, scomparso 6 mesi fa, alla cui morte seguì l’annuncio di alcune istituzioni di intitolargli quell’area marina, quella del Plemmirio, a lui tanto cara, padre Rosario Lo Bello, al suo fianco durante le manifestazioni di tutela del territorio, si abbandona ad una riflessione dai toni critici. Ne riportiamo il testo integrale.
“Sei mesi fa, il 13 Novembre 2016, se ne andava Enzo Maiorca. Comune, Area Marina Protetta e altri enti più o meno utili urlavano che si intitolasse a Enzo Maiorca l’area Marina del Plemmiro. Credo che l’operazione sia servita a celare e minimizzare quanto invece fosse stato il reale desiderio del grande apneista negli ultimi dieci anni. Enzo desiderava una unica e grande riserva marina e terrestre. Al momento forse non è dignitoso, dunque, intitolargli un’area marina prossima a chiudere, dove chiunque può spaccare la roccia della costa o aprire pontili.
Il sindaco che tempo fa, nelle file di opposizione, ha cavalcato queste battaglia dovrebbe sollecitare l’Assessorato regionale all’Ambiente per una immediata e definitiva istituzione della riserva.
“Ma la sinistra in Italia- si domanda il parroco, anche se in cuor suo conosce la risposta e infatti se la dà da solo- ancora attenta ai valori del paesaggio e dell’ambiente? Credo di no. Tanti personaggi siracusani hanno usato le associazioni ambientaliste per legittimare le proprie ambizioni politiche. Saliti al potere hanno invece prestato orecchio alle lobbies degli affaristi, dimenticando i diritti sociali delle classi umili e il bene comune. Adesso tornano alla carica, sperando di ritrovare nell’ambientalismo quella carica ideale che non hanno mai avuto”.