Siracusa – Uomini e donne di grande dignità e umiltà, consapevoli di aver creato qualche disagio alla cittadinanza con la loro protesta, ma che sono stati costretti a manifestare per catalizzare l’attenzione, di istituzioni e politici, sulla loro situazione disastrosa di dipendenti pubblici senza stipendi da 5 mesi. Gli impiegati del Libero consorzio comunale di Siracusa continuano a presidiare il palazzo di via Malta, che ospita alcuni uffici dell’Ente, in parte trasferiti in via Roma, e rimarranno lì a rivendicare i loro diritti, sospendendo i servizi, fino a quando non saranno loro accreditati gli stipendi arretrati, 5 mensilità ad oggi. A chi ha mosso diverse critiche sui social, additandoli come privilegiati, raccomandati, e di aver per intercessione politica trovato posto fisso rispondono con calma, riferendo di aver superato regolare concorso pubblico e di dipendere dall’Ente e non da privati. Intanto, diversi parlamentari regionali e nazionali adesso sembra che abbiano preso a cuore la loro situazione e che presto arriveranno almeno tre mensilità degli emolumenti loro spettanti. Qualcuno dei lavoratori che partecipano al sit- in permanente diurno, palesemente scoraggiato, fa le smorfie e canticchia la canzone di Mina: “Parole, parole , parole”. Altri si dicono, invece, fiduciosi e ricordano che il Libero Consorzio gestisce importanti servizi da riportare con urgenza alla normalità: manutenzioni delle scuole superiori, delle strade provinciali… di cui tutta la collettività usufruisce e non solo le loro famiglie.
Mascia Quadarella