Siracusa- E’ rimasto in silenzio per diversi anni, riuscendo al contrario di molti suoi colleghi, “smaniosi” di potere, a mantenersi fuori dalla politica attiva, di cui prima di questa lunga pausa è stato protagonista di rilievo. Stavolta, però, lo spunto offerto dalle recenti sentenze del Tar di Catania sulla tutela della Pillirina, Roberto Visentin, ex sindaco di Siracusa, l’ha preso al volo per rompere il riserbo, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe.
“Eravamo stati tacciati di essere cementificatori- scrive in un comunicato stampa-, nemici dell’ambiente, solo perché chiedevamo il rispetto delle norme e delle leggi sia sulla questione della cosiddetta “Variante della bellezza”, che ritenevamo non legittima per mancanza dei presupposti tecnico-giuridici (VAS, etc..), peraltro già bocciata dalla Regione, e sia sulla vicenda del Piano Paesaggistico per la errata procedura seguita per la concertazione e per cui avevamo proposto ricorso al TAR, poi ritirato dall’attuale amministrazione comunale. Oggi il TAR di Catania dà ragione a quanto da noi sostenuto e ha imposto di fatto al Comune e alla Regione una retromarcia di oltre 7 anni. Cosa si è ottenuto: NULLA! Anzi, è stata peggiorata la situazione. Il territorio è sprovvisto di strumenti di tutela mentre l’economia siracusana soffre sempre di più. Ciò solo per motivi di bassa lotta politica mentre se non vi fosse stata l’arroganza, la presunzione e la supponenza, che ha caratterizzato l’intera vicenda, oggi si avrebbe un Piano Paesaggistico condiviso a tutela del nostro territorio e si sarebbe evitato di esporre il Comune ad azioni legali risarcitorie sempre possibili”.