Siracusa- Gli ultimi 10 giorni sono stati giorni tristi, non per la pioggia battente che sta caratterizzando queste giornate d’ autunno, ma per la perdita di persone splendide, persone comuni, speciali nella loro semplicità, molto amate dalla società civile siracusana. Nessun collegamento tra loro, eccetto la loro gentilezza, dote rara di questi tempi, l’apertura verso il prossimo, l’amore per la vita, che diffondevano con naturalezza a chi aveva la fortuna di incontrarle, anche incrociandole virtualmente sui social.
La scorsa settimana il velo nero della morte è sceso su Antonino Fontana, 51 enne stroncato da un infarto fulminante. “Nino”, così lo chiamavano gli amici più intimi, era l’ amico di tutti, apprezzato per la sua umanità, per la profondità della sua anima da poeta. Nino era davvero un anonimo, umile, ma grande poeta contemporaneo, che non è mai salito alla ribalta, e di cui molti stanno conoscendo la “grande bellezza” dei suoi versi, come per altri talentuosi accade, post-mortem, La sua prematura ed inattesa dipartita ha lasciato di gelo chi con lui aveva una minima interazione. Le sue parole, per molti, sono state carezze, che hanno alleviato la sofferenza nei momenti più bui, in quelle giornate nere, in cui ognuno di noi vorrebbe spegnere tutto e congedarsi dal mondo. Invece lui era presente, e da stanotte assieme alla sua si avvertirà pesantemente anche l’assenza di una grande Donna, che la comunità aretusea non dimenticherà mai, Ketty Gallia.
Atteggiamento fiero, battuta sempre pronta, di quella sana ironia che condiva le verità più crude, bella dentro e fuori, ieri sera questa “mamma” ha dato l’addio all’ingrata terra, gettando nella disperazione chi in lei aveva trovato un’amica, una sorella, una confidente e un conforto. Ketty era l’allegria nei momenti cupi, sole nelle giornate di pioggia, l’abbraccio aperto rivolto agli altri, i più deboli. Era una base forte, che distribuiva energia a chi si trovava in difficoltà. Non aveva esitato un attimo a seguire Rossana La Monica nella costituzione di quella che rapidamente si è affermata nel capoluogo come una valida associazione di beneficenza, un punto di ritrovo per chi ha bisogno di un’opportunità, al di là delle finalità soci-culturali dello statuto, vale a dire Astrea. Proprio la famiglia di Astrea, che ha diffuso il triste annuncio, piange la sua dolce Ketty, che ora è diventata una stella , che da lassù continuerà a guidare il cammino di chi ha sempre amato, venendo corrisposta.
Volate alto grandi e belle persone e continuate ad illuminarci di immenso. Tanto sentito il lutto quanto grande è il segno che avete lasciato in noi tutti. Grazie di esserci stati.
Mascia Quadarella