Il più grande traguardo della sanità pubblica siracusana del 2016? Sicuramente l’attesa e dovuta inaugurazione della Radioterapia e Pet/Tc ,che ha offerto all’utenza oncologica locale la giusta assistenza, bloccando così la mobilità passiva nelle vicine province di Catania e Ragusa. Il 2017, invece, dovrebbe essere l’anno della svolta per dotare il capoluogo di una moderna struttura nosocomiale, che non può più rimanere quella attuale, poiché il vetusto e malconcio Ospedale Umberto I, nonostante i tentativi di adeguamento e ristrutturazione, non è ormai in grado di fungere da cittadella della sanità di oggi e dei prossimi cento anni, come invece lo sono diventati i vicini Ospedali di Augusta e Lentini. Il primo rappresenta un obiettivo raggiunto grazie all’intervento di tutti gli attori istituzionali del territorio, quello da perseguire in fretta, invece, magari entro il prossimo anno, richiede l’impegno di squadra della classe politica, chiamata a fare uno sforzo affinché si avviino le procedure per la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero. Questa la sintesi del discorso di fine anno del direttore dell’Asp, l’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa, Salvatore Brugaletta che, affiancato dai direttori sanitario e amministrativo, Anselmo Madeddu e Giuseppe Di Bella, si è dichiarato soddisfatto del lavoro finora svolto per ottimizzare l’offerta sanitaria in provincia di Siracusa, tra tagli di risorse e il freno degli adempimenti burocratici.
“Il 2016 – ha affermato Brugaletta- è stato l’anno della programmazione, della determinazione della pianta organica condivisa con i professionisti, lo stesso personale, i sindacati, nel rispetto dei parametri del “decreto Balduzzi”. “ Nel 2016- ha continuato il manager- abbiamo tracciato un disegno sanitario ambizioso, che risponde alle esigenze di un territorio piagato da grandi insediamenti industriali e abbiamo pure stabilizzato 96 ex Lsu. Siamo contenti in particolare di questo risultato poiché la vera risorsa di un’azienda sono le persone e aver conferito sicurezza ai loro posti di lavoro sicuramente sarà garanzia di una qualità assistenziale migliore”. Tanti, inoltre, i progetti di prevenzione portati avanti, alcuni giunti a edizioni quasi decennali, volti tutti a preservare la salute collettiva. Nell’anno appena archiviato, poi, l’Asp ha dimostrato di saper affrontare anche grosse emergenze. come quelle legate all’immigrazione, grazie alla collaborazione con le forze dell’Ordine e del volontariato. I punti di orgoglio elencati dal direttore Brugaletta, sono stati condivisi nel discorso del direttore sanitario Anselmo Madeddu, che ha tenuto a precisare come in provincia il servizio di radioterapia è decollato subito con l’affidamento dei pazienti ai migliori radioterapisti liberi sulla piazza. Entusiasta anche Madeddu del sorriso regalato per questo Natale a 96 padri di famiglia, che avranno la certezza di un impiego che prima non avevano e che gli regalerà serenità. Reduce del successo del Salus Festival, Madeddu ha ribadito che l’azienda punterà molto sulla comunicazione innovativa e interattiva, poliedrica e coinvolgente, come lo è stata nei fatti la Kermesse dallo stesso caldeggiata e organizzata. Un modo di fare prevenzione che usa i canali dello spettacolo, dello sport dell’arte, in grado di provocare nei destinatari una reazione positiva.
Presenti all’incontro di questa mattina tutti i dirigenti dei servizi e delle unità operative dei presidi provinciali.
Mascia Quadarella