Siracusa – Giardinetti pubblici “incerottati”, dagli impianti ludici datati e pericolanti, rovinati dall’usura del tempo e dall’ inciviltà di alcuni irrispettosi cittadini, non solo adolescenti. Appaiono così, logori e sofferenti, nonostante i tentativi di riqualificarli partiti dal gruppo che li ha in cura, i Marinaretti: lo storico parchetto di viale Regina Margherita.
Oggi diverse “attrazioni” risultano inagibili, avvolte dal nastro bianco e rosso da cantiere, preclusi all’utilizzo dei bambini siracusani, che pochi spazi loro dedicati hanno in città.
La ditta incaricata della manutenzione, per ragioni di sicurezza, rimuoverà le strutture che ormai, per eccesso di atti vandalici, sono divenute scheletri di legno e ferro, in parte arrugginiti. Chissà, però, quando saranno sostituite e soprattutto se lo saranno. Una società che si rispetti, e che da poco ha costituito un Osservatorio per i diritti dell’Infanzia, non può trascurare e negare il “gioco” all’aria aperta ai più piccoli, per i quali rappresenta un’esigenza primaria. Oltre a pensare a progetti “smart”, altamente tecnologici, all’avanguardia e utili, chi amministra dovrebbe investire sui cittadini del domani, iniziando a non negare loro diritti “tradizionali”, sanciti in carte e convenzioni internazionali.
Mascia Quadarella