Siracusa – Inaugurato l’Urban Center di Siracusa. La presentazione della riqualificata struttura, anticipata dall’Inno d’Italia del coro degli studenti del Wojtyla, diretti da Mariuccia Cirinnà, è stata fatta alla presenza del sindaco, Giancarlo Garozzo e da diversi membri della sua giunta e i dirigenti dell’ente che hanno seguito l’iter che ha portato alla restituzione alla città del nuovo spazio di condivisione, in stile post-industriale, ma curato in ogni dettaglio, con spazi dedicati alle esigenze dei fruitori, anche dei più piccoli. Presente anche l’ex assessore alle Politiche educative, Valeria Troia, e diversi rappresentanti delle associazioni no profit del territorio, che potranno usufruire dei locali, per le loro iniziative di coinvolgimento pubblico.
Il complesso edilizio è il risultato della ristrutturazione dei locali dell’ex sala Randone ed è stato ultimato grazie a finanziamenti statali e ai fondi strutturali europei. Due gli stralci: le risorse del primo, pari a 2 milioni di euro, sono state finalizzate al recupero dei contenitori edilizi, i due padiglioni e la palazzina destinata ad ospitare uffici comunali; le risorse del secondo stralcio, pari a 1,5 milioni, hanno permesso di completare l’intervento con la realizzazione dell’impiantistica, e l’acquisto di arredi e attrezzature. L’intervento, coordinato da Giuseppe Di Guardo responsabile del servizio Politiche Innovative del Comune, ha goduto anche del contributo 5mila euro della Fondazione Val di Noto che ha consentito il superamento delle barriere architettoniche delle parti esterne.
“L’Urban Center- ha detto il sindaco Giancarlo Garozzo- sarà utilizzato come spazio di mediazione tra cittadini ed istituzioni, dedicato al confronto e al dialogo tra tutti gli attori del territorio, portatori di interessi diffusi per l’avvio di un processo partecipativo di trasformazione della città e delle sue politiche verso una dimensione urbana più condivisa ed inclusiva. Sarà un cardine nell’economia locale e sicuramente si inserisce nelle politiche di sviluppo della città. Nell’idea di dotarsi di un “Urban Center” Siracusa raggiunge un obiettivo già sperimentato in maniera brillante in altre città italiane. Inserito all’interno del Piano Strategico, consegniamo alla città un luogo privilegiato della “partecipazione” per garantire uno sviluppo locale basato sulle reali esigenze e preferenze dei cittadini”.
Per l’assessore alle Politiche culturali, Francesco Italia, “Al di là degli inglesismi si deve guardare a questa struttura come alla casa dove le associazioni culturali possano confrontarsi, le imprese ripensare allo sviluppo di Siracusa, un luogo dove sviluppare quindi nuove politiche sociali e culturali. Esso dovrà servire a superare lo scollamento tra città ed Istituzioni chiamate a condividere insieme un progetto comune di crescita per Siracusa. Un luogo del fare insieme, quindi, in cui l’Amministrazione incontra i cittadini e i soggetti del territorio interessati ad essere “attori civici” nel processo di cambiamento della propria città, per confrontarsi e condividere le politiche di sviluppo urbano”. Dialogando con garbo con alcuni cittadini, questo concetto è stato ribadito e sottolineato dall’amministratore anche a microfoni spenti. E’ stato perentorio nel dire che ci sarà “spazio per tutti”, senza esclusive per nessuno, e che chi vorrà avervi accesso dovrà farlo secondo il principio della condivisione.
“Oggi- ha detto l’assessore alle Politiche scolastiche Roberta Boscarino- consegniamo alla città un nuovo contenitore culturale. Un contenitore che “Siracusa Città Educativa” mette a disposizione dei bambini e del mondo della scuola. Sono infatti i bambini i protagonisti del processo educativo, e proprio per questo auspico che le linee guida che hanno portato alla nascita e oggi all’inaugurazione dell’Urban Center seguano sempre la condivisione, la collaborazione e la progettazione comune”.
Un suggerimento all’amministrazione comunale è quello di sistemare quanto prima il marciapiede malconcio che conduce alla struttura, visto che questa mattina non poche persone stavano per inciampare rischiando di farsi male sul serio.
Mascia Quadarella