Ultim'ora

Il 2017 si chiude senza “rimpianti” per il sindaco Giancarlo Garozzo. “Confesso che avrei voluto assistere alla consegna alla città di opere che sono frutto dell’impegno amministrativo delle mie giunte”

Siracusa- Ultima conferenza stampa, almeno per questa legislatura, al Comune di Siracusa per il sindaco Giancarlo Garozzo e la sua attuale giunta. Il primo cittadino aretuseo, che in premessa ha precisato di non avere intenzione di dimettersi, come ventilato sui social, attraverso quelle che definisce ” fakenews”, cioè notizie prive di fondamento, ha tracciato il bilancio di  un anno di attività amministrativa, tra le luci e le ombre del 2017 che volge al termine.

Di rimpianti, secondo Garozzo, solo quello di non vedere consegnare alla città, per lentezza della burocrazia, nella carica istituzionale che oggi riveste, diverse opere di cui la sua giunta avrebbe portato l’iter fino alla fase esecutiva. Non si è risparmiato, nemmeno, nel fornire la propria personale analisi sulle condizioni di salute del Pd, partito nelle cui file fu eletto, ma che oggi sembra “non riconoscere”.

Milioni di euro, pare, arriveranno dal Governo nazionale per la riqualificazione delle periferie e nel 2018 diverse strade urbane, oggi colabrodo, saranno rifatte totalmente, anche perché per alcune la manutenzione risalirebbe a prima del 1986, da qui le condizioni disastrate.

Garozzo ha voluto riconoscersi il merito della futura restituzione alla città di un moderno mercato ittico, che faciliterà la ripresa e il rilancio del comparto della marineria locale e di tutto l’indotto commerciale che ruota attorno. Ha ricordato, il primo cittadino, che saranno consegnate l’anno prossimo alla città due scuole, una edificata ex novo, un’altra ristrutturata e adeguata.

E ancora il sindaco ha voluto ricordare che verranno spesi 200 mila euro per mettere in sicurezza un’ala del cimitero comunale, il cui scempio è sotto gli occhi di tutti e anche questo, a suo dire,  sarebbe frutto di omesse manutenzioni ereditate dal passato. Sulle aree popolari, dove in alcune zone specifiche, le case stanno cadendo a pezzi, possibilità di recupero delle facciate , delle tettoie , quindi degli esterni saranno offerte dai finanziamenti per l’efficientamento energetico. Insomma, il sindaco non avrebbe nulla da rimproverarsi e afferma di aver svolto il suo compito con impegno e dedizione, anche quando le sue scelte sarebbero state mal digerite perché come “impopolari”, come quelle di eliminare l’affidamento di alcuni servizi importanti in deroga, come era nel malcostume siracusano e di averli messi a bando, assecondando i principi di trasparenza. In merito al Capodanno in Piazza Duomo, dopo la revoca dell’ultimo minuto da parte della ditta modicana che si era proposta di organizzare l’evento, la programmazione sarebbe stata affidata agli assessori Silvia Spadaro e Francesco Italia, che forniranno dettagliatamente il programma nei prossimi giorni.

Mascia Quadarella

 

LA RELAZIONE INTEGRALE DI FINE ANNO 2017 DEL SINDACO GIANCARLO GAROZZO

Questa conferenza stampa di fine anno, ormai diventata un appuntamento fisso nei rapporti tra il Comune e il mondo dell’informazione, è l’ultima del ciclo amministrativo iniziato nel giugno 2013 e che si concluderà nella prossima primavera. Nei prossimi mesi ci sarà tanto lavoro da fare ed è mia intenzione continuare ad impegnarmi per la crescita di Siracusa e per il Comune, che oggi, comunque, si trovano in una condizione migliore rispetto a 4 anni fa.
Nell’excursus che farò più avanti, certamente non esaustivo, proverò a spiegare i punti salienti di questo percorso, ma prima voglio ringraziare tutti gli assessori, i consiglieri comunali e i dirigenti che hanno contribuito, ciascuno per la sua parte e pur tra mille difficoltà, al raggiungimento degli obiettivi. Soprattutto voglio ringraziare tutto il personale comunale che ha proseguito a lavorare nonostante gli attacchi talvolta scomposti portati avanti contro l’Ente, una vera e propria aggressione politica mossa soprattutto contro il sindaco e l’Amministrazione, che non si è fermata neppure davanti ai rischi di indebolire oltre ogni limite la più importante istituzione cittadina, la casa di tutti i siracusani.
Lo dico con cognizione di causa e sapendo di parlare anche a un pubblico di addetti ai lavori, che segue costantemente le nostre attività e, dunque, ha tutti gli strumenti per compiere analisi di lungo periodo, di discernere tra ciò che è informazione e ciò che è propaganda, tra i dati di fatto e le bugie messe in Rete dai soliti “leoni da testiera” incapaci di guardare oltre il loro orticello. Non sfrutterò le due recenti classifiche sulla qualità della vita che ci vedono in crescita perché farei un’offesa alla vostra intelligenza e al destino di tante famiglie siracusane che vivono ancora tra mille difficoltà e alle quali non riusciamo a dare risposte adeguate. Le classifiche sono il termometro che misurano la febbre, non sono la cura: stiamo meglio ma non possiamo dirci soddisfatti.

Tutto ciò è ancora più vero in questo scorcio di fine anno in cui la criminalità ha alzato il tiro e ha deciso di tornare allo scoperto in maniera sempre più sfrontata provando a intimidire persino le istituzioni di questa città. È ovvio che, come ho dichiarato in diverse occasioni, respingiamo questi tentativi, ma la questione è seria e la Politica deve essere chiara nelle parole e nei comportamenti. La manifestazione per la legalità del 30 novembre è stata una bella risposta corale, ma a fare la differenza sono i gesti quotidiani che devono servire a isolare e denunciare chi pensa di farci piombare in un clima di paura. Su questo tema si può solo compiere una scelta di campo: o si sta dalla parte della legalità o si è contro. Non ci possono essere zone grige perché è quello il contesto che consente alla criminalità di operare e di arricchirsi senza dare nell’occhio.
Voglio sottolineare questo concetto. Non sono molte le ragioni che possono spingere qualcuno fino al punto di colpire una figura istituzionale. Lo si fa per risentimento personale; per lanciare un messaggio alla città ma senza rendersi conto della reazione che innesca; oppure perché si gode – o si pensa di godere – di qualche forma di copertura o di amicizia proveniente da quel “mondo di mezzo” di colletti bianchi in cui ci si dichiara per la legalità ma poi si avallano comportamenti illeciti o si cercano appoggi dove si pratica il crimine e la corruzione. Fanno pensare la recenti parole della presidente della Commissione nazionale antimafia, Rosy Bindi: oggi, ha detto, non è più la mafia a cercare la Politica ma il contrario. Parole che si commentano da sole.

Il tema della legalità non è affatto sganciato dal bilancio sull’attività del Comune. Se Siracusa oggi è in una condizione migliore rispetto a 4 anni fa ciò è dovuto anche al fatto che la nostra Amministrazione ha deciso di rompere col passato mettendo a gara la gestione dei servizi esternalizzati e di rompere con sistema della proroghe. Una materia delicata. Eravamo coscienti di incrinare equilibri e di colpire interessi consolidati che spesso sono fonte di illegalità, di sprechi e disservizi. Ma siamo andati avanti senza preoccuparci delle conseguenze sapendo di fare solo l’interesse dei siracusani e dell’Ente, anche se gli effetti positivi di questa scelta non sono direttamente visibili e misurabili. Allo stesso modo, per senso di giustizia abbiamo osteggiato con tutti gli strumenti giuridici possibili i tentativi di chi, con percorsi poco trasparenti, ha perseguito un interesse personale o aziendale anche a costo di mettere in ginocchio il Comune, la città e, dunque, i siracusani.

Questo è il contesto in cui ci siamo mossi – e in cui ci muoveremo – ma questo non ci ha impedito di arricchire in questo anno la città di nuovi spazi e infrastrutture: il Teatro comunale finalmente completato dal punto di vista strutturale dopo l’apertura della scorso anno; l’Urban center inaugurato in queste settimane e che ha iniziato a svolgere il suo ruolo di “pensatoio” in cui elaborare e progettare soluzioni per la città in chiave moderna e sostenibile dal punto di vista ambientale. Da lì ripartiremo per riprendere i progetti “smart” che abbiamo avviato negli anni scorsi.
Un punto di grande merito è la riqualificazione del Porto grande, un’opera destinata a diventare una grande incompiuta per le vicissitudini giudiziarie a tutti note, che hanno messo a rischio i finanziamenti ma e che adesso può diventare un’occasione di crescita economica. Nel 2013 i lavori erano in un binario morto. Siamo riusciti a sbloccarli e poi – grazie al governo Renzi – siamo riusciti a farli rifinanziare. A maggio del 2016 abbiamo consegnato la banchina destinata agli yacht ridando vita alla Marina e alle attività commerciali dei chioschi storici; lo scorso ottobre abbiamo inaugurato la prima della due banchine per le navi da crociera. Essa ci mette nelle condizioni di aggredire una fetta di mercato turistico che finora ci ha visti marginali e offre opportunità a un indotto vasto poiché interessa svariati settori economici.

È sotto gli occhi di tutti il crescente numero di turisti che viene a visitare ogni anno Siracusa. Il risultato, come dimostra il fatto che le presenze qui sono più numerose di altre città siciliane, non è solo frutto della contingenza ma di un attento lavoro di promozione del territorio e di immagine fatto in maniera mirata in alcune borse internazionali del turismo assieme ad altri comuni della provincia. Il valore aggiunto di questo 2017 sono state le iniziative per i 2.750 anni della fondazione della città. Un lungo elenco di eventi pensato per soddisfare tutti i palati e che in qualche caso hanno richiamato migliaia di persone. Come nel caso della mostra egizia “La porta dei sacerdoti” che è stata prorogata fino alla prossima Pasqua; o il pubblico straripante per l’incontro con il fotografo Steve McCurry per l’inaugurazione della sua mostra; oppure i due sold out per il musical “Mamma mia” nella piazza d’armi del Castello Maniace, un sito – grazie al nostro intervento – recentemente dato in affidamento da Demanio e dunque destinato ad essere ulteriormente valorizzato. Per anni ci siamo lamentati della mancanza della carenza di eventi oltre le Rappresentazioni classiche della Fondazione Inda: negli ultimi anni non è più così perché siamo riusciti consolidare alcuni appuntamenti fissi (Feste Archimedee, Ortigia film festival, Premio “Tonino Accolla”) e intrecciato relazioni con enti culturali che hanno compreso il valore e le potenzialità di Siracusa.

Certamente sfugge alla cronaca quotidiana l’enorme lavoro fatto dalla nostra Amministrazione per tenere in sicurezza i bilanci adeguandoli ai nuovi e più rigorosi criteri contabili in una fase di controlli sempre più stringenti da parte della Corte dei conti e degli organismi di revisione. Non era così quando ci siamo insediati e non è stato – e non è – semplice mantenere in equilibrio la situazione finanziaria mentre proseguono impietosamente i tagli nei trasferimenti da Stato e Regione e mentre viene a galla una cifra impensabile di debiti fuori bilancio accumulati dalle precedenti amministrazioni; ci siamo riusciti pur continuando a garantire livelli soddisfacenti nell’erogazione dei servizi specie di quelli alle persone bisognose e alle fasce più deboli della popolazione. Ci siamo riusciti e ne siamo soddisfatti, anche perché siamo stati bravi a sfruttare le opportunità offerte dai progetti nazionali ed europei. Oggi possiamo dire che i bilanci approvati dal consiglio comunale rispecchiano la situazione finanziaria dell’Ente. Ci è costato qualche sacrificio ma è stato necessario; soprattutto siamo orgogliosi e consapevoli del fatto che avere messo in carreggiata i conti del Comune significa guardare al futuro con qualche certezza in più.
Il 2017 è stato soprattutto l’anno dei lavori pubblici, che si protrarranno anche nel 2018, perché stiamo raccogliendo i frutti di quanto piantato negli anni precedenti. Oggi reperire risorse richiede tempi lunghissimi (talvolta anche per colpa della burocrazia-lumaca) e una una forte capacità di programmazione, di intercettare bandi e piani di finanziamento europei e nazionali.
Nell’elenco delle opere pubbliche, uno spazio di tutto rilievo ce l’hanno gli impianti sportivi: manto in erba sintetica al De Simone, vasta manutenzioni nei campi di Belvedere e Cassibile (dove stiamo anche per completare un tensostico polifunzionale): nel primo caso, la gara è già stata aggiudicata, nel secondo è in fase di aggiudicazione. Aggiudicata anche la gara per l’ammodernamento del “Pippo Di Natale”, tanto il campo di calcio quanto la pista di atletica leggera che così tornerà ad essere omologata per le gare Fidal. In tutto avremo speso 4 milioni circa.
Infine, l’approvazione del bilancio di previsione ha sbloccato i lavori agli impianti di via Pachino e di via Lazio. Se si considera l’affidamento della gestione per 15 anni della Cittadella dello sport e della palestra Akradina (dove sono già previsti lavori di recupero), e considerando quanto fatto nel corso degli anni, alla fine del mio mandato saremo intervenuti in tutti gli impianti della città. Posso dire, senza paura di essere smentito, che nessuno ha mai fatto tanto per lo sport dai tempi di Concetto Lo Bello.
Estesi anche i lavori stradali, alcuni dei quali attesi da prima del nostro insediamento: via Mineo, via Augusta, via Necropoli Grotticelli, via Telemaco. Ed ancora: i lavori di collegamento al canale di gronda di viale Epipoli per ridurre considerevolmente gli allagamenti dovuti alle piogge. L’8 gennaio scade la gara per la sistemazione di via Siracusa (sempre a Belvedere), il 16 gennaio quella per via Grottasanta mentre a breve pubblicheremo il bando per viale Epipoli. Novità ci sono anche per il cimitero: la gara per la manutenzione straordinaria sta per scadere e spenderemo 200mila euro circa.

Volendo spingere lo sguardo più in là, la stampa nazionale ha dato grande risalto alla firma di ieri a Palazzo Chigi, con il presidente Gentiloni, delle convenzioni per l’assegnazione dei fondi sul cosiddetto “bando periferie”. Comporterà investimenti per quasi 18 milioni di euro da destinare alla riqualificazione urbana e sociale che noi dedicheremo soprattutto a Grottasanta e all’area umbertina-Santa Lucia.
Tra i progetti previsti spicca, perché molto attesa, la sistemazione di via Crispi, ma i progetti sono in tutto 9: vie Tisia e Tica per la realizzazione di centro commerciale naturale; area via Agatocle-piazza Euripide-via Piave; largo Gilippo-sbarcadero Santa Lucia; Porto piccolo; area piazzale Marconi-corso Umberto; riqualificazione sociale e culturale di Mazzarrona con la realizzazioni di aree a verde e il restauro della scuola di via Algeri che diventerà comando di Polizia municipale come presidio di legalità in un quartiere a rischio; interventi di rilancio economico e sociale per via Piave e piazza Santa Lucia.
E non è finita perché chiudiamo questo anno mettendo a disposizione della città Agenda Urbana: 21 milioni in arrivo dall’Unione Europea a valere sui fondi 2014-2020 per finanziare interventi in quattro assi principali: efficientamento energetico degli edifici pubblici e interventi sulla mobilità urbana per 11,5 milioni di euro; mitigazione del rischio idrogeologico, per 2,5 milioni; recupero e fruizione del patrimonio culturale non utilizzato anche attraverso tecnologie digitali, 900mila euro; miglioramento servizi socio-sanitari e edilizia popolare, per 6,1 milioni.

Le politiche sociali hanno assunto un ruolo insostituibile nell’odierna crisi economica, per cui è aumentata l’esigenza di rendere più efficace, pur con minori risorse, l’azione dell’assessorato nella continuità degli interventi già in essere, anche in attuazione di quelli pianificati a livello regionale e nazionale di competenza comunale. L’obiettivo è di superare la tradizionale impostazione basata sull’assistenzialismo e puntare sull’inclusione dei soggetti deboli o svantaggiati e su percorsi d’inserimento lavorativo. In tale logica, ci siamo impegnati per la più vasta diffusione possibile di misure come l’Assegno civico, il Servizio civico, il Sia (Sostegno all’inclusione attiva), la cui implementazione porterà all’assunzione a costo zero di 21 persone tra assistenti sociali e altre figure professionali, e del Rei (Reddito di inclusione) rivolto a un numero crescente di cittadini e famiglie in difficoltà.
Particolarmente positiva è stata la collaborazione con la Caritas per il progetto pilota “Housing first”, che ha consentito, attraverso un aiuto economico, di dare una residenza adeguata a 13 famiglie, 3 in più rispetto agli interventi programmati, in aggiunta agli aiuti assegnati col bando “Inquilini morosi incolpevoli”. Un’altra opportunità è rappresentata dalla cosiddetta “autonomia abitativa” in via definizione.
Altre novità importanti, in aggiunta alle attività ordinarie, sono rappresentate dal servizio Adi per adulti disabili e l’avvio dell’attuazione della legge sul “dopo di noi”, la cui progettazione finale sarà pronta il prossimo febbraio.
Fondamentale è nei servizi sociali il lavoro delle associazioni di volontariato per cui siamo stati i promotori attivi dell’Osservatorio provinciale del terzo settore con lo scopo di rafforzare la positiva collaborazione.

Accanto ai servizi assistenziali, massimo è stato l’impegno per l’incremento delle attività produttive. Il nostro orgoglio resta il bando per le start-up finanziato con i tagli alle indennità di sindaco e assessori: col tempo si è consolidando come una vera a propria opportunità per i giovani siracusani e per migliorarlo nei prossimi mesi proporremo un nuovo regolamento al consiglio comunale.
Tra le altre attività del settore, mi piace segnalare lo sportello telematico social su bandi e finanziamenti per start-up e aziende, ma un enorme lavoro è stato fatto pure sul fronte dei mercati – per i quali è stato redatto un nuovo bando a sei anni dal precedente – con l’attenzione rivolta soprattutto alle aziende locali che propongono prodotti a chilometro zero. Positiva è stata l’esperienza dei mercati settimanali estivi dell’Arenella e di Fontane bianche, così come l’idea di sfruttare i Villini per le fiere, con la novità del mercatino di Natale di questi giorni: un’esperienza da riproporre e da potenziare.
Merita un discorso a parte il progetto del nuovo mercato ittico presentato il 12 dicembre. La città tornerà a usufruire di uno spazio che appartiene alla nostra tradizione ma secondo criteri nuovi di apertura alla città e ai turisti. Modernità e tradizione saranno al servizio della promozione del territorio, ridaranno respiro alla nostra marineria e ai commercianti di pesce costretti oggi a rifornirsi altrove.

È proseguito nel corso dell’anno il potenziamento dei servizi informatizzati per migliorare l’efficienza e avvicinare i cittadini all’Amministrazione. L’ultima novità in ordine di tempo è il portale istituzionale, gestibile da tutti i tipi di apparati, ma prima c’era stato il lancio del portale dei tributi, del sito per la gestione della tassa di soggiorno e dello sportello unico web dell’edilizia: operazioni complesse che prima richiedevano perdite di tempo e file negli uffici e che adesso si possono effettuare da casa. In questo processo si inserisce anche l’introduzione della carta d’identità elettronica, frutto dalla sinergia degli uffici Anagrafe e Informatico, che in futuro snellirà ulteriormente il rapporto con i cittadini grazie al microchip di cui è dotata.
Ricco il capitolo della scuola. Nei servizi registriamo: saturazione dei posti disponibili negli asili nido comunali, aumentati da quelli acquistati dall’Ente in alcune strutture private; aumento (da 174 a 189) degli utenti Asacom; incremento, da 900 a 1.500, degli alunni che usufruiscono della refezione scolastica dove possono essere somministrati menu personalizzati e sotto il costante controllo del servizio Sian dell’Asp con quale intratteniamo un positivo rapporto di collaborazione.
Quanto all’edilizia scolastica, nel 2017 è stata completata la scuola di via Calatabiano, restaurato il plesso di via Temistocle, che saranno disponibili a gennaio; rifatti anche i prospetti della scuola di via dei Mergulensi; inoltre sono state effettuate manutenzioni ordinarie per 77mila euro, compresa quella periodica delle dotazioni antincendio. Grazie ai tagli alle indennità dei consiglieri comunali sono stati fatti lavori, per un totale di 252mila euro, nelle scuole di via Algeri, contrada Isola, via Caduti di Nassiriya, via Basilicata, via Cavalieri di Vittorio Veneto, via Monte Tosa e via Archia. Infine è stato stipulato un nuovo contratto per la fornitura, gestione e manutenzione di impianti di climatizzazione e termici integrati. Intano sono partiti i lavori alla palestra della scuola Costanzo, per 150mila euro, e l’8 gennaio scatteranno in quella di via Martoglio.

Sul fronte delle Politiche per il personale, dal prossimo gennaio il Comune non avrà più precari, mentre abbiamo incrementato l’orario di quelli stabilizzati nel 2011. Accennavo ai 21 prossimi assunti per i servizi sociali ed è notizia di questi giorni la prossima assunzione di 10 agenti di Polizia municipale: non è, quest’ultima, la soluzione alla carenza di personale in divisa ma è una boccata di ossigeno: consentirà di far fronte ai tanti servizi che il Corpo è chiamato ad assolvere, che non consistono solo nel far rispettare il codice della strada. Senza vigili urbani non si potrebbe lottare ogni forma di abusivismo, soprattutto quello commerciale e ambientale, non si potrebbe difendere l’Area marina protetta, non si potrebbe arginare il degrado dovuto a comportamenti incivili. In quest’ottica il consiglio comunale ha approvato, su nostra proposta, il nuovo regolamento di polizia urbana; esso è stato associato soprattutto alla lotta ai parcheggiatori abusivi ma in realtà si occupa di svariate materie.
Anche se mancano sei mesi alla prossima tornata amministrativa, spero che il consiglio comunale riesca ad approvare il Piano urbano del traffico e il Piano urbano della mobilità sostenibile. È una materia delicata e densa di criticità accumulate negli anni, che tornano evidenti nei periodi dell’anno in cui il peso delle auto si fa sentire maggiormente. I bus navetta elettrici hanno dato e stanno dando una mano d’aiuto, ragione per cui abbiamo deciso di aggiungere un quarto mezzo che nel corso dell’estate ci ha consentito di prevedere una linea per collegare il centro storico ai parcheggi di via Elorina e Von Platen e di prolungare l’orario di servizio.

Non posso chiudere questa disamina senza menzionare uno dei risultati politici più importanti raggiunti dal nostro insediamento. Mi riferisco alle nuove prescrizioni Aia per ridurre le emissioni di inquinanti in atmosfera nella zona industriale. È stato un lavoro lungo e delicato e che ha coinciso con l’ammissione del Comune al tavolo istituito al ministero dell’Ambiente. È stata una soddisfazione enorme vedere accolta quasi del tutto dai tecnici la nostra impostazione, a testimonianza che ci siamo presentati alla trattativa con le idee ben chiare e con proposte serie e realizzabili.
D’altro canto, la salvaguardia dell’ambiente è una delle caratteristiche più evidenti della nostra Amministrazione. Lo abbiamo dimostrato in vari modi: la difesa della Pillirina; l’introduzione degli ispettori ambientali; il nuovo appalto di igiene urbana che ha messo fine a lunghissime proroghe e che porterà, a regime, la raccolta differenziata porta a porta con l’obiettivo di raggiungere presto quota 65 per cento. Dopo avere sperimentato nell’ultimo anno e mezzo questa metodologia con cadenza quindicinale, da qualche tempo siamo entrati nel vivo cominciando dalle frazioni di Belvedere e Cassibile; a breve scatterà l’implementazione vera e propria in tutta la città per la quale è cominciata da qualche giorno la distribuzione dei contenitori.

Il 2018 sarà un anno elettorale con ben due scadenze: a marzo le Politiche e a giugno le Amministrative. Oltre ai sinceri e doverosi auguri alle siracusane e ai siracusani di un anno sereno e ricco di novità positive, voglio anche augurare che il prossimo confronto elettorale sia civile e costruttivo, che si parli dei problemi veri e non si pensi solo a demonizzare o a demolire l’avversario di turno, che ci sia una seria selezione delle candidature per evitare lo spettacolo cui abbiamo alle ultime Regionali. Lo si deve ai cittadini e ne ha bisogno pure la Politica. In Italia e in Sicilia si toccano tassi di astensionismo che devono preoccupare tutti. In questo vuoto di partecipazione si infilano demagoghi e populisti. La storia ci insegna che questa non è mai una buona notizia per i cittadini e per la tenuta della democrazia.
Giancarlo Garozzo

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Informazioni su Mascia Quadarella 5045 Articoli
Giornalista