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Via dagli schermi! Alla “Tana dei Goblin” si torna a giocare a tavolino

Siracusa-Il piacere del contatto vis à vis anche tra perfetti sconosciuti, oltre gli schermi. Un allegro e contagioso botta e risposta tra amici, che si sfidano in gare di abilità, che stuzzicano la mente e i sorrisi, la scoperta di se stessi nel dialogo con l’altro, quello vero, autentico, senza barriere, come quelle  imposte dall’eccessivo uso degli strumenti tecnologici. Accantonare per qualche ora l’assillo di connettersi alla rete nell’illusione di conoscere e farsi conoscere: giocare “fuori dagli schermi”, a tavolino! Si può anche a Siracusa. Il contrasto all’eccesso di digitalizzazione è stato messo in campo da tre giovani volontari, Giuseppe Indomenico, Salvo Tringale e Corradina Santuccio, membri  dell’associazione “La tana del Goblin”, che hanno dato il via  a un progetto che offre un’alternativa di incontro reali rispetto a quelli virtuali, impersonali, promuovendo la socialità tornando indietro, ai vecchi giochi di società, che vedono schierarsi attorno a un tavolo adulti e bambini, attutendo la dipendenza da smartphone e videogames, contro la tendenza che sta alimentando una società fatta di “fantasmi”: entità, account, che si nascondono e rivelano tra i pixel degli screen dei loro dispositivi.

“In realtà l’associazione si chiama Mal di Plancia – spiega  Salvo Tringale, uno dei responsabili dell’iniziativa-. Lo scorso anno ci siamo uniti alla Tana del Goblin, che è un associazione nazionale che conta 33 sedi in tutta Italia. È così nata La tana del Goblin Siracusa, unica presente in tutta la Sicilia”.

Sala gioco diventano i locali del “Centro Pio La Torre” di piazza Santa Lucia. Oltre 100 le tipologie di gioco messe a disposizione degli utenti. Per accedere alle serate ludiche il costo per la partecipazione è di 1 euro e 50 centesimi. Denaro che servirà per ampliare l’offerta dei giochi e anche per offrire un piccolo rinfresco ai partecipanti.. Oltre ai giochi da tavolo classici, come Cluedo, Monopoli e Risiko, la collezione è di gran vanto, dato che a quelli nominati se ne aggiungono altri meno conosciuti ai più, tra cui veri e propri rompicapo che mettono a dura prova la capacità di intuizione e lo spirito di osservazione  di tutti i giocatori, oppure la fantasia, la memoria e le conoscenze pregresse.

“In effetti, sono tanti i ragazzi che giocano molto davanti al pc”-dice ancora Salvo -però  alcuni di loro sapendo della nostra iniziativa sono rimasti  incuriositi e  hanno riscoperto la bellezza di giocare con i propri amici  dal vivo. Ed è facile – aggiunge, entusiasta – rompere il ghiaccio per fare amicizia anche tra sconosciuti, grazie ai meccanismi stessi del gioco, che favoriscono l’interazione”.

“La nostra attività non ha scadenza – interviene Corradina Santuccio, altra volontaria organizzatrice  -. In realtà il nostro proporre giochi ai giovani va avanti ormai da quattro anni e continueremo a farlo, dato che in città le persone sono sempre più interessate a scoprire nuovi giochi”.

Anche  Giuseppe Lissandrello, psicologo,  dà un parere molto positivo sul  progetto. Per l’esperto, infatti, è importante che dentro questo progetto di volontariato vi sia un programma di stimolazione cognitiva e costruttiva per la crescita dei ragazzi”.

Cinzia Giddio

tutor . Mascia Quadarella

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Giornalista