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Ai domiciliari coltivava piantagione di marijuana: in carcere sortinese di 53 anni

Melilli- Cesare Pandolfo, 53 enne, originario di Sortino, coltivava marijuana, nonostante si trovasse agli arresti domiciliari, dal luglio dello scorso anno.

Misura detentiva a cui era stato sottoposto  per non aver rispettato, all’epoca,  i divieti di dimora nei comuni di Sortino e di Melilli emessi nei suoi confronti, a seguito di complessa attività di indagine svolta, nel 2013, dal Comando Stazione Carabinieri di Melilli e dal Nucleo Operativo della Compagnia di Augusta, da cui si  appurava, a suo carico, la matrice dolosa di natura estorsiva dell’incendio che aveva devastato il camping ” Il fiume Carrubba”.

L’attività illecita di coltivazione della sostanza stupefacente è stata scoperta dai militari dell’Arma, che ieri hanno proceduto all’arresto  dell’uomo,  poi associato alla casa circondariale di contrada Cavadonna, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La piantagione era abbastanza vasta e  costituita da quasi 200 piante, dell’altezza di oltre due metri, e  veniva irrigata mediante un sofisticato sistema a goccia, che si diramava dalla condotta idrica dell’abitazione di residenza dell’arrestato fino all’appezzamento di terreno impropriamente utilizzato,  che dista dalla casa  alcune decine di metri.

Una volta essiccata la marijuana  e immessa nel mercato della droga  avrebbe fruttato decine di migliaia di euro.

Mascia Quadarella

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Giornalista