Siracusa – Taglieggiava alcuni imprenditori della provincia di Siracusa nell’esercizio delle sue funzioni di Ispettore dello Spresal, il Servizio Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, pertanto è finito in manette il 60 enne Giuseppe Messina. A condurre le indagini che hanno portato all’arresto del pubblico ufficiale sono stati, per oltre un anno, i Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Siracusa, guidata dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano. Diversi gli elementi di prova raccolti a carico dell’indagato, che hanno accertato la sua condotta illecita in 4 fatti, mentre altri rimangono al vaglio degli inquirenti. Nella fattispecie l’arrestato avrebbe: a Sortino, chiesto una somma di denaro per eludere pesanti sanzioni in un cantiere edile; ad un imprenditore di Ferla, aveva sollecitato un “regalo” di cospicuo valore economico in cambio di sanzioni più miti; a un altro imprenditore di Melilli, avrebbe prospettato sanzioni lievi in cambio di un “regalo” del valore di € 500; avrebbe, inoltre, soprasseduto su alcune violazioni alle norme di sicurezza in cambio di un attrezzo per il bricolage di rilevante valore economico.
I riscontri investigativi, ottenuti anche mediante osservazione diretta dell’operato del soggetto, lasciavano poco spazio ai dubbi: il dipendente dell’Asp, avrebbe calibrato reiteratamente la propria azione in funzione di un tornaconto personale, sminuendo la pubblica fiducia verso l’azione di Vigilanza operata correttamente da altri suoi colleghi. Pertanto alla Procura non è rimasto che richiedere l’emissione di adeguata ordinanza di custodia cautela personale a suo carico, al fine di impedirgli la prosecuzione di attività che ledevano in modo molto rilevante l’immagine di imparzialità e correttezza degli altri Ispettori dello Spresal dell’ASP di Siracusa. Il Tribunale di Catania, riformando in sede di ricorso avverso una diversa valutazione del Gip di Siracusa, ha ritenuto necessario l’ arresto dell’indagato, effettuato nel tardo pomeriggio di ieri, dal Nucleo Ispettorato del Lavoro, retto dal Luogotenente Cosimo Magrì.
“ In materia di sicurezza sul lavoro – sottolineano con forza i Militari del N.I.L.– la vigilanza è sempre alta ed ha lo scopo di garantire l’incolumità di tutti coloro che quotidianamente cercano di trovare nel lavoro una fonte di reddito e non l’occasione di subire traumi, spesso gravi ed addirittura mortali. Le violazioni sulla sicurezza sono sanzionate in modo severo per garantirne il rispetto e chiunque sia rivestito del potere di farle osservare non ha il diritto di farne merce di scambio per un tornaconto personale e soggettivo in dispregio del rispetto per l’Amministrazione di appartenenza e di coloro che vengono esposti a rischi per la sicurezza individuati e non adeguatamente sanzionati.