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Aule contese: l’Istituto “Giaracà” non concede spazio all’Archia

Siracusa – Il Consiglio d’Istituto del X comprensivo “Giaracà” non ci sta a cedere un’aula del plesso di via Asbesta  all’Archia. Con una lettera dettagliata  vengono precisati  i motivi del rigetto della proposta di “sacrificare” un proprio spazio comune per “sanare” un overbooking non ascrivibile alla propria dirigenza, nonché la volontà di non voler rinunciare ad un’aula strategica per lo svolgimento delle attività didattiche,  anche in presenza di alunni dalle esigenze speciali, la cui serenità non va compromessa.

La premessa è quella oggettiva: “Nella struttura di Via Asbesta – precisa il Consiglio d’Istituto- coesistono 3 Istituzioni Scolastiche (Giaraca’, Martoglio ed Archia) tutte assegnatarie, e nessuna “ospite”, di una parte di edificio. Ognuna con una propria autonomia, indipendenza e gestione.

Ogni Istituto ha una sua capienza massima, ha un numero di aule stabilito ed in base a quel numero vengono determinate in riferimento alla normativa vigente le classi. Nessun Istituto puo’ quindi accogliere alunni in misura superiore  alla propria capacità ricettiva, soprattutto per problemi di sicurezza”.

“L’Istituto Giaraca’- sottolinea lo stesso organo di rappresentanza- ha operato all’interno dei parametri di sicurezza , di accoglienza e di inclusione degli alunni stabiliti dalla normativa generale di riferimento.

Tale precetto normativo ha imposto al X Istituto Comprensivo di rigettare le istanze di iscrizioni pervenute nei 3 segmenti di scuola per le evidenti problematiche di sicurezza che cio’ avrebbe comportato.

Si è chiesto al X  Istituto Comprensivo la cessione di un laboratorio, nella fattispecie il laboratorio d’arte.

In base al PTOF adottato dal nostro Istituto ogni aula e laboratorio sono utilizzati in una logica di pertinente e costante fruizione. Il Giaraca’ utilizza il modello della flessibilita’ didattico-organizzativa nei tre segmenti di scuola, attivando metodologie innovative e laboratoriali”.

“Chi sceglie il “Giaracà” – scrive il presidente del Consiglio Melania De Fecondo- éconscio che rappresenta una peculiarità specifica ed irrinunciabile l’utilizzo dei laboratori nella didattica ordinaria. Rinunciare anche ad un solo laboratorio significherebbe dunque “tradire” la fiducia che le famiglie hanno riposto nell’Offerta Formativa dell’Istituto negandone la valenza educativa e culturale.

“Si ritiene peraltro inaccettabile – continua- sul piano educativo, la cessione di un’aula ad un’altra Istituzione scolastica che ha accolto un numero di iscrizioni superiore agli spazi effettivamente disponibili. Un Istituto non può’ pagare lo scotto del surplus di alunni di un altro Istituto. Quest’ultimo troverà altre strategie organizzativo/didattiche per ottemperare al sacrosanto diritto allo studio di ciascun studente”.

“A tal fine si ritiene opportuno ricordare che nell’anno scolastico 2006 l’Istituto comprensivo Giaraca’ concesse, “soltanto per un anno”, un’ aula posta al pian terreno di Via Asbesta, ad oggi ancora utilizzata dall’Istituto Archia, quale aula docenti. Potrebbero gli alunni della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Archia utilizzare tale spazio previo adeguamento operato dall’Amministrazione Comunale di Siracusa?

Cedere un’aula significherebbe altresì dare inizio ad un circolo vizioso in cui ciascun Istituto potrebbe accettare tutte le iscrizioni ricevute senza tener conto dei propri limiti e spazi di ricezione.

Il X Istituto Comprensivo Giaraca’ ha più volte richiesto formalmente la possibilità di poter disporre di ulteriori aule per soddisfare le richieste delle famiglie degli alunni della scuola dell’infanzia. Ciò avrebbe comportato il soddisfacimento di una richiesta pressante delle famiglie e la formazione di almeno 2 sezioni aggiuntive, determinando una crescita significativa della popolazione scolastica complessiva dell’Istituto.

Non essendo pervenuta alcuna autorizzazione ed assegnazione di locali suppletivi, il X Istituto responsabilmente ha dovuto respingere le richieste pervenute dalle famiglie.

Per tutto quanto sopra esposto auspichiamo che la Comunità scolastica dell’Archia condivida i principi e le motivazioni che hanno mosso il Consiglio d’Istituto del Giaraca’ a rigettare l’istanza di concessione di un’ aula all’Istituto Archia”.

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