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Avevano chiesto una “mazzetta” da 30 mila euro: sindacalisti in cella

Siracusa- Finiscono in manette per aver chiesto una “mazzetta” da 30 mila euro per non “ostacolare”, sfruttando il loro mandato sindacale, un’azienda del settore metalmeccanico gelese, che sta investendo nel territorio siracusano, assorbendo tra l’altro 120 lavoratori della Set impianti, società in liquidazione, che rischiavano di rimanere altrimenti senza occupazione.
Si tratta dei noti segretari generali della Uilm-Uil Marco Faranda, di 46 anni e del segretario della Uilm- Uil Roberto Getulio, di  42 anni.
Il loro arresto è stato eseguito, ieri sera, dagli agenti della Squadra Mobile di Siracusa, nell’ambito dell’attività investigativa coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica, del Tribunale di Siracusa, Gaetano Bono.
I due sindacalisti sono stati colti in flagranza di reato.
Faranda e Getulio, infatti, a seguito della denuncia sporta dalle vittime della loro richiesta, gli amministratori dell’azienda Synergo Consorzio Nazionale,  erano sottoposti a servizi di osservazione e ieri sono stati trovati ciascuno con un “acconto” dell’importo complessivo richiesto,  nella fattispecie 1500 euro a testa.

La somma era stata poco prima consegnata loro dalle vittime, apparentemente accondiscendenti e rassegnate a soccombere, in un ritrovo cittadino; dopo che i presunti estortori avevano più volte all’ultimo minuto cambiato il luogo di incontro, poi raggiunto a bordo di due mezzi diversi, forse per non dare troppo all’occhio.

I due complici, la cui attività illecita ha gettato un alone di diffidenza sul mondo sindacale, che dagli stessi ha preso le dovute distanze, sono stati associati al carcere di contrada Cavadonna, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Mascia Quadarella

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