Siracusa – A due giorni dalla riunione della direzione cittadina del Pd, il coordinatore di Sinistra Riformista, Turi Raiti, si lascia andare ad una riflessione a voce alta e dai toni che lasciano trasparire “sfiducia” per il futuro che verrà del Partito Democratico, alla luce della volontà espressa dal primo cittadino del capoluogo, Giancarlo Garozzo, di azzerare l’attuale esecutivo di Palazzo Vermexio e di procedere lungo un percorso di discontinuità. La mimica facciale. indotta dalle perplessità, di Raiti sembra impressa tra le righe del suo comunicato- sfogo, in cui non perdona a diversi esponenti del suo partito di “aver perso tempo prezioso”, per non aver assunto prima la medesima decisione proposta giorno 6, che oggi gli suona come tardiva e poco riparatrice. Raiti parla poco, ma quando lo fa, sa di sapere pungere e questa sua analisi, forse, potrebbe risultare “urticante”, ma sicuramente oggettiva e verista. Le frammentazioni del partito di governo cittadino, infatti, non hanno fatto bene sicuramente alla politica ma soprattutto alla città stessa, messa al centro di scandali giudiziari e di un impasse amministrativa, ben lontani dalla programmazione elettorale e dalla svolta in positivo promessa.
“Ritengo – afferma critico Raiti – che se il sindaco avesse detto l’ 8 luglio scorso quello che ha proposto il 6 febbraio non avremmo avuto tutte queste lacerazioni che hanno ulteriormente divaricato il rapporto fra amministrati ed amministratori su temi importanti e sul clima politico in generale”.
“Come si dice in questi casi- continua Raiti- la strada è tutta in salita anche perché si torna a votare fra poco più di un anno e non so se saremo in grado di recuperare il tempo perduto. La lacerazione ha prodotto solo danni all’immagine del Partito Democratico. La nostra divisione ha consentito a qualche nostro alleato ( peraltro non della prima ora) nella amministrazione comunale di aumentare in maniera incomprensibile il suo peso politico, che risulta palesemente drogato rispetto al risultato elettorale di 4 anni fa. Un fenomeno che è tutto siracusano e che deve essere inquadrato in una discussione dentro gli organismi della direzione cittadina per capirne la validità, la consistenza e finalità” .
“Anche se la strada è in salita – ammette- e abbastanza tortuosa, abbiamo il dovere politico di non demordere e di non lasciare nulla di intentato” .
“Con una giunta comunale tutta nuova e con il Partito Democratico al centro del dibattito politico- spera- dentro il perimetro del centro sinistra forse possiamo recuperare il terreno perduto”.
Mascia Quadarella