Siracusa – Un corteo silenzioso, disciplinato, composto da oltre un centinaio di cittadini, con le loro testimonianze di dolore e le loro presenze di speranza, questa mattina, su input del gruppo social “Basta all’inquinamento dell’aria nella zona industriale di Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa”, si è mosso dalla zona di raduno, in viale Santa Panagia, al vicino Palazzo di Giustizia aretuseo, dove dai marciapiedi, per non intralciare il traffico, è stato tributato un applauso di solidarietà prolungato alla Magistratura siracusana, che ha preso di recente, segnando una svolta epocale, un provvedimento deciso nei confronti di alcune grandi società del petrolchimico, intimate ad adeguarsi ad alcune prescrizioni sulle emissioni inquinanti.
I manifestanti hanno dimostrato la presa di coscienza della società civile dell’esigenza di pretendere- con modalità lecite, pacifiche, concordate- la tutela dell’ambiente nelle zone di residenza, che deve dispensare energie per vivere e non essere saturo di sostanze che possono contribuire all’insorgenza di patologie correlate alla polluzione, atmosferica in particolare.
Nell’ultimo periodo quelle che vengono definite “molestie olfattive” hanno, infatti, ammorbato le calde sere siracusane e la gente non ci sta più a chiudere gli occhi e le finestre, in nome di uno sviluppo che risulta essere involutivo e che necessita essere indirizzato e monitorato, dirigendolo verso il benessere collettivo.
Presente anche il prete che ad Augusta si batte da tempo contro la contaminazione del territorio, Don Palmiro Prisutto, che ha indossato la sua “inquietante” maschera antigas. Tante le associazioni, specializzate in assistenza di malati oncologici, familiari delle vittime del cancro e sul lavoro, presenti. Sensibilissima anche la stampa locale e regionale, che ha dato il proprio contributo nella divulgazione del messaggio che le popolazioni volevano dare, vale a dire: “Non ci stiamo a inalare veleni!”