Priolo – Sarebbe stato ridotto a bastonate in fin di vita, a Priolo, da due fratelli un uomo di 56 anni. La brutta aggressione si sarebbe verificata di mattina, nel centro della città industriale a nord di Siracusa, intorno alle 9.30. A soccorrere la vittima, poco dopo che si era consumato ai suoi danni l’episodio di estrema violenza, sono stati gli agenti delle Volanti del commissariato di Priolo, che transitavano in via Castel Lentini, a pochi metri dalla via Megara Iblea, teatro dei fatti.
I poliziotti avevano notato sul posto un capannello di persone attorno ad un uomo riverso a terra in stato di incoscienza, con un’evidente ferita al capo, e con accanto l’oggetto impropriamente usato per colpirlo.
A fermare gli efferati assalitori, che si erano accaniti sul corpo della vittima, anche quando questa era già priva di sensi, sono stati alcuni passanti.
Dopo aver richiesto un’ambulanza del 118 ed aver assicurato alle cure dei sanitari la vittima, immediate sono scattate le indagini. Sono state raccolte le testimonianze delle persone che si trovavano sul posto e passate al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.
Gli elementi raccolti dagli investigatori hanno condotto a due fratelli residenti a Priolo: Salvatore e Gino Guzzardi, rispettivamente di 39 e 50 anni, che avrebbero agito con ferocia nei confronti della vittima, ridotta in condizioni tali da combattere ora tra la vita e la morte, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Umberto I.
I due sospettati si sono resi irreperibili per diverse ore, ma la Squadra Mobile ha esteso le ricerche nelle abitazioni dei loro parenti, quindi alla fine non gli è restato che costituirsi, sentendosi senza via di scampo.
Così gli agenti del commissariato di Priolo hanno eseguito a loro carico la misura pre cautelare limitativa della libertà personale del Fermo di Indiziato di delitto, ritenendo che sussistono i gravissimi elementi di reità nei confronti degli stessi per il tentato omicidio.
Dell’avvenuto fermo di indiziato di delitto è stata data notizia al Sostituto Procuratore della Repubblica Tommaso Pagano, che ha disposto che gli indagati fossero tradotti presso la casa circondariale di Cavadonna. Sono in corso ulteriori indagini per accertare i motivi che hanno spinto i due fratelli Guzzardi ad eseguire il pestaggio.
Mascia Quadarella