Siracusa – “Il racket non ha mai cessato la propria attività nel siracusano, si adegua alla crisi convincendo gli imprenditori e i commercianti che comprende le loro difficoltà e abbassa le “quote di protezione”, purtroppo sono ancora troppo poche le denunce”. La disamina, sintetizzata, è quella del coordinatore delle associazioni antiracket e antiusura della provincia di Siracusa, Paolo Caligiore. “ Sarò accanto al titolare della panineria danneggiata- dice – e insieme alle forze dell’ordine cercheremo di aiutarlo”. “ C’è comunque da ricordare che non tutti gli attentati incendiari- spiega- siano da ricondurre alla criminalità organizzata. Anche agli esponenti del racket ormai nuocciono le azioni “clamorose”, è più conveniente farsi assecondare in sordina”. “Non penso ci sia-continua – un ritorno alle “maniere forti”, ma gli estorsori sono ormai abili manipolatori psicologici, astuti mediatori finanziari. Fanno credere di venire incontro alle loro vittime, accontentandosi di poco, ma con quel poco affermano il loro dominio sulle zone, sfidando lo Stato”. “ Come sempre- continua- in molti si accontentano di pagare pur di non subire eventuali ritorsioni e ancora il livello di denunce rispetto al fenomeno si mantiene troppo basso”. “ Ripeto noi, le Istituzioni siamo pronti a rimanere accanto a tutti i commercianti che intendono sovvertire il sistema degli assensi , basta affidarsi e denunciare”.
Mascia Quadarella