Siracusa – Nella giornata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Siracusa sono stati impegnati in un servizio coordinato di controllo del territorio del capoluogo.
L’attività, che ha visto impegnate diverse pattuglie, è stata svolta durante tutto l’arco della giornata e ha portato all’arresto di tre persone. La prima è stata arrestata in ottemperanza di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa. Si tratta di Sebastiano Ranno, trentenne siracusano, che dovrà scontare una pena residua di 9 mesi e 8 giorni di reclusione al carcere di Cavadonna. E’ stato sottoposto, invece, ai domiciliari Carmelo Tartaglia, 44 anni, per aver più volte violato l’obbligo della sorveglianza speciale e aver tentato la fuga, per le vie della città, alla vista dei carabinieri che non lo avevano trovato nella sua abitazione, come doveva. Stessa misura cautelare è stata disposta da Massimiliano Rossitto, 39 anni, che invece di trovarsi sul posto di lavoro dove era stato autorizzato a recarsi dall’autorità giudiziaria nonostante fosse sottoposto ai domiciliari per reati contro il patrimonio, se ne stava in giro in sella ad una bicicletta per le vie di Cassibile. Durante il servizio sono stati eseguiti numerosi controlli a contrasto dello spaccio di stupefacenti, nel corso dei quali 5 persone sono state segnalate alla Prefettura di Siracusa, quali assuntori di varie droghe, dalla cocaina all’hashish. Inoltre è stato denunciato un uomo perché, a seguito di perquisizione sul suo posto di lavoro, sono state rinvenute 4 confezioni di marjuana avvolte nel cellophane, un bilancino di precisione e ed un coltello usato per suddividere lo stupefacente.
I Carabinieri di Belvedere hanno, inoltre, denunciato una donna per simulazione di reato. Quest’ultima infatti, denunciava presso il Comando Carabinieri di Belvedere che le era stata rubata la propria autovettura, ma grazie alla immediata attività d’indagine dei militari, insospettiti dalla denuncia e dall’atteggiamento della donna, hanno scoperto che in realtà la macchina in questione, nella giornata in cui la donna ha presentata denuncia, era stata usata dal marito, un pregiudicato di Siracusa, per commettere la cosiddetta “truffa dello specchietto” nei pressi di Scordia in provincia di Catania. A sua volta i Carabinieri della locale Stazione Carabinieri hanno accertato la piena responsabilità del soggetto quale autore delle truffe ed anche per lui è scattata la denuncia per truffa all’autorità giudiziaria.