Priolo- “Ho scelto il Pd perché nella mia città lo vedo come un partito in fase di rinascita, giovane, propositivo nel quale sicuramente avrò modo di apportare il mio contributo, per migliorare la qualità di vita a Priolo”.
Così Pietro Carucci, consigliere comunale della cittadina industriale del siracusano, eletto in una lista civica, motiva la sua scelta di abbandonare, dopo anni di “fedeltà” assoluta, il progetto politico dell’attuale sindaco Antonello Rizza.
Non si tratterebbe di una decisione d’impeto o di ripicca, a sentire il consigliere, bensì di un cambiamento ponderato, meditato, necessario per poter rispettare con l’elettorato gli impegni programmatici presi.
Il malcontento, in verità, si avvertiva nell’aria da qualche tempo e traspirava dai post di Facebook, poi la “migrazione” ufficiale, che sembra aver rinnovato l’entusiasmo del giovane neo piddino, che al contrario di altri non nega di voler fare carriera politica, rispettando tempi e gerarchie.
Ogni divorzio non è mai indolore, ma apre le porte alle novità, a volte avvilisce, in altri casi come questo energizza.
Certo è che nei diversi rapporti umani , siano essi sociali, professionali e soprattutto politici, spesso la “rottura” arriva quando la misura di una delle due parti è colma, quando cioè chi è confinato in una posizione di attesa perpetua, una volta deluso, gira le spalle e si lascia dietro il passato, il più delle volte irreversibilmente.
Così sembra esser stato anche tra Carucci e Rizza, la pazienza del giovane che a scadenza di mandato voleva almeno vedersi approvare degli importanti emendamenti nel Piano triennale delle opere pubbliche si sarebbe esaurita quando si è visto ignorare le tre proposte avanzate, come precisa: “ Nell’interesse del bene comune”.
L’alleanza si sarebbe “spaccata” , dunque, sulla “bocciatura” di tre istanze presentate da Carucci, sembra dopo aver ascoltato le categorie interessate e averle concordate all’insegna della condivisione con la cittadinanza.
Si tratterebbe delle proposte di : destinare delle somme alla sistemazione delle coperture del Polivalente, una struttura in inverno soggetta a infiltrazioni d’acqua che la rendono inutilizzabile, facendo saltare allenamenti e partite; all’assestamento del campo di San Focà, in cui si raccoglierebbero acque meteoriche a causa delle pendenze nonché al rifacimento dei marciapiedi delle vie Salso e Pindemonte.
Il giovane Carucci vendendo disattese le sue aspettative avrebbe girato i tacchi per andare a spendere l’esperienza maturata in un nuovo contenitore, i cui esponenti hanno già i motori accesi, a pieno regime, per competere alla prossima tornata elettorale.
“ Come vedo Priolo tra 10 anni? Spero- risponde- che si arresti la perdita di posti di lavoro e che si intraprenda una interlocuzione diretta e produttiva con gli investitori della zona industriale, per avviare una riconversione degli impianti, per rendere l’industria sostenibile, rispettosa delle esigenze del territorio che la ospita. Non è giusto vedere tante risorse umane andare via, alla ricerca di una speranza, di un’opportunità che deve essere offerta nel posto in cui si nasce”.
Mascia Quadarella