Siracusa- Il dirigente provinciale di Fratelli d’Italia Paolo Cavallaro si chiede e lo fa a nome dei fruitori cittadini se l’acqua erogata alla spina dai dispenser posizionati in diverse aree urbane sia sottoposta o meno regolarmente a analisi bio-chimiche che ne accertino la qualità, a tutela dei consumatori.
“L’art. 5 lettera i. del capitolato speciale per l’affidamento in concessione del servizio di gestione delle “Case dell’acqua” – ricorda Cavallaro- impone alla concessionaria di effettuare, a propria cure e spese, le analisi chimico-fisiche e microbiologiche, con frequenza almeno bimestrale”.
“È facilmente verificabile -dichiara e denuncia l’esponente del partito della Meloni- ispezionando gli appositi pannelli sulle strutture installate, che le analisi chimico-fisiche ultime effettuate risalirebbero a 2 anni fa, mentre quelle microbiologiche ad oltre 2 mesi fa.Inoltre, i risultati delle analisi, oltre che affissi negli appositi pannelli, devono essere trasmessi in copia al Comune per la successiva pubblicazione sul sito internet”.
“Con riferimento a quest’ultimo profilo – continua Cavallaro- bisogna rilevare che sul sito internet del comune non risulta essere stato pubblicato alcun risultato di analisi effettuate sull’acqua erogata sin dall’aggiudicazione del servizio. Fratelli d’Italia, quindi, chiede al Comune di esercitare il potere di controllo e, verificato quanto sopra, procedere alle contestazioni di cui all’art. 12 del capitolato, pretendendo dalle concessionarie l’attuazione scrupolosa delle obbligazioni”.
“Le case dell’acqua, oltre che consentire di soddisfare un bisogno primario a costi molto contenuti- conclude Cavallaro- consentono di ridurre i rifiuti di plastica prodotti dai cittadini per l’acquisto di acqua l’utilizzo di bottiglie di plastica, con importanti e positive ricadute in materia ambientale.I cittadini siracusani hanno, però, il diritto di conoscere i risultati delle analisi ogni due mesi, le concessionarie devono rispettare tale tempistica e il Comune controllare l’esatto adempimento contrattuale.
foto pixabay