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Dimensionamento, “Chindemi” presidio di legalità, i docenti schierati per l’autonomia

Siracusa- La scuola, specie nei quartieri periferici rappresenta un rifugio sicuro, un faro per non smarrirsi, una bussola che indirizza sulla retta via, un centro di socializzazione, che allontana i ragazzi dai rischi della strada e dei lunghi pomeriggi di noia e solitudine.

Lo sanno bene gli insegnanti del 16° istituto comprensivo “Chindemi”, che operano, con dedizione e spirito di servizio, in un contesto socio-culturale caratterizzato dal disagio e che si oppongono a quel disegno di dimensionamento, tracciato di recente, che vedrebbe “accorpare” l’istituzione scolastica, presidio di legalità e osservatorio permanente per la dispersione, con il vicino 14° istituto comprensivo “Wojtyla”.

“L’Istituto “Chindemi” propone un’offerta formativa all’avanguardia- precisano i docenti in una nota stampa, che si oppone al provvedimento oggetto di viva contestazione, da più parti-. L’autonomia e la presenza quotidiana di un dirigente titolare ci hanno permesso, in questi anni, di contrastare in maniera efficace la povertà educativa, l’abbandono e la dispersione scolastica, concretizzando un’offerta formativa calibrata sulle esigenze degli alunni e delle loro famiglie. Così come dimostrano i dati, nei tre anni di dirigenza titolare, la scuola secondaria che era in decrescita, ha incrementato notevolmente il numero degli iscritti, con un aumento pari al 48% circa, passando da cinque a nove classi. La scuola- continua il corpo docente – offre anche agli alunni la possibilità di accedere gratuitamente ai corsi dell’indirizzo musicale che danno loro l’opportunità di sviluppare competenze spendibili nel futuro in campo lavorativo, di confrontarsi
in concorsi nazionali, raggiungendo importanti traguardi, e divenendo con il gruppo ritmico
“FareScuolaChindemi” una realtà di riferimento negli eventi ufficiali della città di Siracusa.
Il Chindemi è una scuola aperta tutto l’anno per impegnare i ragazzi del quartiere in attività formative di
qualità, gratuite, a supporto delle famiglie: nel pomeriggio, oltre al tempo pieno fino alle ore 16.00,sono attivi corsi extrascolastici (sport, musica, teatro, ceramica, educazione stradale), e in estate progetti extracurriculari che seguono gli alunni anche nei periodo di fermo dell’attività didattica tradizionale. La scuola, altresì, è all’avanguardia dal punto di vista tecnologico con un cineforum, laboratori di informatica, aule digitalizzate fornite di digital board e connessione wifi; nel corrente anno scolastico sono state allestite ben due aule innovative-tecnologiche alla scuola dell’infanzia, con i fondi dei progetti finanziati dalla programmazione PON/FESR e dal PNRR”.
“Una malaugurata perdita dell’autonomia- concludono- vanificherebbe il lavoro appassionato e altamente qualificato di tutto il personale scolastico dell’Istituto “Chindemi”, pertanto ribadiamo alle istituzioni locali e all’Assessorato Regionale all’Istruzione l’importanza di salvaguardare l’autonomia a tutela del diritto allo studio dei ragazzi del territorio in cui insiste la scuola.
In subordine alla richiesta di autonomia, si considera fondamentale evitare lo smembramento dell’Istituto per garantire la continuità didattica e le progettualità avviate, fondendo la scuola con il più vicino istituto
comprensivo “Wojtyla”, secondo il principio di territorialità espresso dal decreto regionale. Si precisa che in tale eventualità gli alunni resterebbero nei rispettivi plessi di appartenenza, lasciando invariata l’attuale
organizzazione scolastica mirata a garantire il benessere degli alunni a scuola”.

Foto :dal sito ufficiale della scuola

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Giornalista