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Cisl Scuola, riconferma anche per Giovanni Migliore

Noto-  Giovanni Migliore confermato alla guida della Cisl Scuola Ragusa Siracusa. Il Congresso, riunito questa mattina nella sala Gagliardi di via Cavour, a Noto, lo ha eletto, insieme ai due componenti Patrizia Epaminonda, quale segretario generale aggiunto, e Piera Ingala, alla presenza del segretario nazionale di categoria, Elio Formosa, del segretario generale della Ust, Paolo Sanzaro, e della segretaria della Cisl Scuola Sicilia, Francesca Bellia.

Il rinnovo del contratto di lavoro, l’ applicazione della cosiddetta “Buona Scuola”, le criticità legate allo stato dell’edilizia scolastica, le problematiche di tutto il personale, al centro dell’articolata relazione del segretario Migliore.

«Il rinnovo contrattuale – ha sottolineato Giovanni Migliore deve recuperare al lavoro della scuola un più alto riconoscimento, anche in termini retributivi, riducendo il divario troppo marcato con i trattamenti economici del settore negli altri Paesi dell’Unione Europea, ed adeguarlo alla qualità del lavoro ed alla sua crescente complessità.

Nella scuola in particolare, la riforma Renzi – ha continuato ancora – ha ripetutamente mortificato il ruolo della contrattazione intervenendo esclusivamente per legge sugli incentivi alla formazione del personale (la card di 500 euro ai docenti) e sulla valorizzazione professionale dei docenti (il bonus annuale per il merito), quest’ultima una delle più controverse novità introdotte dalla legge 107 alla cui applicazione la contrattazione avrebbe consentito di individuare soluzioni più eque e, soprattutto, condivise.»

Il rinnovo contrattuale è viene ritenuto ormai ineludibile, e per il sindacato “rappresenta un’occasione importante per affrontare e tentare di risolvere le tante criticità che hanno interessato le nostre scuole sin dal primo anno di applicazione di una legge”.

Un capitolo importante riguarda l’alternanza scuola-lavoro. Un ambito rivalutato dall’ultima legge sulla Scuola che la Cisl, comunque, ritiene debba essere migliorata per fornire vere occasioni ai giovani.

«La Scuola e l’Impresa, tutte le imprese da quelle del settore produttivo a quelle dei servizi, – ha aggiunto Giovanni Migliore – devono così parlarsi e collaborare. Un avvicinamento che necessariamente conduce sulla strada di un reciproco riconoscimento ed al superamento del disallineamento tra la formazione scolastica e le esigenze che le imprese esprimono, tra un modello consolidato del sistema dell’istruzione e della formazione e la dinamicità dei nuovi modelli produttivi ed organizzativi.»

Un tema ripreso, insieme a quello del nuovo contratto, del reclutamento e della formazione dei docenti, dal segretario nazionale Elio Formosa.

«Il rinnovo del contratto è una priorità nei confronti di tutti i nostri iscritti – ha ribadito – Sugli organici bisogna ritrovare una certa organicità tra nord e sud. Da una parte c’è disponibilità, dall’altra no e questo sta creando anche problemi tra le stesse regioni del paese.

Su una cosa siamo tutti concordi: la scuola deve assolutamente cambiare. Serve un modello organizzativo diverso per rendere concreto quel progetto di alternanza scuola-lavoro, ad esempio. La sperimentazione con cinquanta scuole sta procedendo e si sta tentando di avvicinarsi a quella didattica anglosassone che esce dall’aula.

Per noi bisognerebbe dare una struttura autentica a questa idea. Si potrebbe partire dal terzo anno degli istituti superiori con l’impresa simulata; azioni di conoscenza all’interno della classe. Poi passare al tirocinio e quindi all’apprendistato.

In questo contesto – ha continuato ancora Formosa – bisogna superare quel concetto di territorialità che, in qualche caso, per i ragazzi, si trasforma in gabbia e non in opportunità. Penso a molte realtà del centro-sud e ipotizzare una sorta di mobilità di questi ragazzi per farli inserire in un contesto più ampio attraverso esperienze con aziende europee.»

Un modello culturale nuovo, come ha voluto aggiungere Paolo Sanzaro, per portare la scuola ai livelli di realtà straniere che, “rafforzati dalla grande preparazione dei nostri docenti, può offrire enormi possibilità”.

«Una scuola che merita più rispetto da parte di tutti – ha aggiunto il segretario della Cisl Ragusa Siracusa – Una scuola che resta la base del nostro futuro, della prossima classe dirigente e della cultura di questo paese.

La Cisl è sempre stata aperta a questo mondo. Ora più che mai, con la nostra organizzazione che, come ha ribadito il nostro segretario Annamaria Furlan, vuole essere una casa di vetro. Un sindacato presente più che mai nelle storie e nelle dinamiche del lavoro. Una Cisl innovativa e pronta a governare i cambiamenti del mondo del lavoro ed economici.

E tornando alla scuola – ha concluso Sanzaro – ci  vorrebbe maggiore attenzione in materia di edilizia scolastica, mettendo a disposizione strutture idonee a tutto il personale e, soprattutto, alle migliaia di studenti che le frequentano. La politica deve capire che investire nella scuola significa investire sul proprio stesso futuro e dare anche ossigeno al settore edile. Un investimento che deve riguardare i docenti con il rinnovo del contratto di lavoro e tutto il personale Ata, prezioso per il funzionamento delle scuole.»

Sull’importanza del momento congressuale si è voluta soffermare Francesca Bellia. «È un appuntamento importante per una rielaborazione progettuale – ha sottolineato il segretario della Cisl Scuola Sicilia – Dai territori si ripropone l’autorevolezza e la credibilità di questa organizzazione. Intendiamo praticare e percorrere quello spirito di confederalità con la Cisl e le altre federazioni e le stesse associazioni. Insieme a loro sarà possibile mettere realmente al centro la persona e tutte le proprie esigenze, così come dobbiamo spenderci per intercettare i reali bisogni sociali.»

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Giornalista