Siracusa – Il fenomeno dell’abusivismo in tutti gli ambiti lavorativi nel siracusano sta assumendo dimensioni preoccupanti e allora le associazioni di categoria chiedono agli enti e alle istituzioni preposte al controllo di correre ai ripari, innalzando i livelli di guardia e le misure di repressione.
In questa direzione la Cna ha tentato di convogliare l’azione del Comune di Siracusa, sottoscrivendo un protocollo contro l’abusivismo, che purtroppo non è soltanto quello commerciale, che salta agli occhi di tutti per le strade del capoluogo, dove ambulanti vendono qualsiasi cosa al di fuori di ogni regola, ma purtroppo rende difficile le vite a tanti operatori di diversi settori, che invece si attengono alle normative e pagano le tasse, riuscendo spesso a guadagnare le somme per far fronte soltanto agli oneri fiscali.
Nel protocollo la Cna garantisce una serie di segnalazioni alla Polizia municipale, che quindi sarà chiamata a risolvere i casi indicati con celerità.
“Per noi è un momento importante – hanno commentato Antonino Finocchiaro e Maria Iangliaeva – perché per la prima volta condividiamo un percorso di tutela delle imprese regolari e di contrasto ad un fenomeno che rischia di desertificare ancor più il debole sistema economico locale. Da parte nostra un plauso all’amministrazione che ha accettato di avviare un percorso di legalità e rispetto delle regole. Invieremo le segnalazioni perché pensiamo che non sia più tempo di voltarsi dall’altra parte e perché abbiamo l’obbligo di sostenere e tutelare quel pezzo di economia che nonostante tutto opera nelle regole e sostiene il Paese; coinvolgeremo tutte le forze di controllo per rafforzare questo processo e cercheremo di spiegare anche nelle scuole quanto sia importante rispettare le regole e permettere così a tutti, magari, di pagare meno tasse”.
“Abbiamo accolto con favore questo protocollo – ha dichiarato il sindaco Giancarlo Garozzo – proprio perché il fenomeno non riguarda solo il comparto commerciale ma tanti altri ambiti e contrastarlo è un elemento essenziale per garantire il libero esercizio d’impresa nel pieno rispetto delle regole”.
Mascia Quadarella