Siracusa – “La formazione professionale deve essere fonte di accrescimento del proprio bagaglio di competenze, che devono essere spendibili nel mercato del lavoro, non soltanto nazionale, pertanto chiederò all’assessorato regionale di riferimento di prediligere quei percorsi di qualificazione in cui vengono fatte conciliare domanda e offerta occupazionale. E’, infatti, necessario invitare gli enti di formazione a organizzare corsi su quei settori in cui sussistono reali occasioni di impiego, concentrandosi sulla preparazione di figure lavorative specifiche, anziché disperdere tempo e denaro pubblico, senza perseguire gli obiettivi della formazione professionale stessa”. A sostenerlo è il capogruppo all’Ars di Sicilia Democratica, Giambattista Coltraro. “Inoltre – aggiunge il parlamentare regionale- spesso i corsi di formazione hanno per l’iscrizione dei limiti di età penalizzanti per tutte quelle classi anagrafiche che richiedono una sorta di riabilitazione professionale. In particolar modo mi riferisco al segmento, sempre più ampio, degli esodati, gli ultra-cinquantenni che hanno un Know how non adeguato coi tempi e richiedono maggiori attenzioni per essere reinseriti nel mercato occupazionale sempre più esigente e avido di opportunità”. “ Sicuramente- spiega- Coltraro- bisogna anche rispolverare antichi mestieri riconvertendoli, facendo convivere tradizione e innovazione, che è un binomio vincente, nel comparto ad esempio della ristorazione”. “ Le lingue- ricorda il deputato- rappresentano un apriporta privilegiato anche nel resto d’Europa e all’estero, quindi bisognerebbe investire sulla formazione in questo senso, non pensando soltanto all’inglese ma offrendo ad esempio corsi di tedesco e francese, per mantenerci vicini, o ancora arabo, giapponese, cinese e anche russo. Giovani e meno giovani hanno il diritto alla conoscenza per questo rivedrei l’intero sistema della formazione professionale, allargandone gli orizzonti”.
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