Priolo/Catania – Ha un nome, dopo mesi di indagini, atte a raccogliere elementi che ne provassero la responsabilità, il complice dello scippatore seriale etneo Carlo Milici, di 32 anni, che prima di essere assicurato alla giustizia, a maggio dello scorso anno, aveva commesso una serie di furti con strappo, impaurendo i pensionati della vasta zona che dal capoluogo aretuseo, passando per Priolo Gargallo, si estende a Carlentini. Il soggetto che agiva assieme a lui, infatti, è risultato essere un altro pregiudicato catanese, nullafacente, di 45 anni: Angelo Sortino, arrestato ieri dai militari dell’Arma della stazione di Priolo.
Le indagini scaturirono da due furti con strappo perpetrati a Priolo ai danni di due donne che, come nel più tipico dei casi, venivano avvicinate da due ragazzi a bordo di uno scooter con la scusa di una richiesta di informazioni, per poi subire lo strappo della catenina d’oro che portavano al collo.
Grazie all’analisi del modus operandi dei due soggetti, dallo studio di altri casi
similari avvenuti in altri comuni e dalle testimonianze rese dalle vittime, i Carabinieri sono riusciti ad identificare i due scippatori seriali: in un primo momento il Milici che, passeggero del ciclomotore, aveva il ruolo di strappare gli oggetti di valore alle vittime, ed in un secondo momento Sortino, che materialmente conduceva lo scooter usato per mettere a segno i colpi.
Ad eseguire l’arresto di Sortino nella sua abitazione a Catania sono stati i carabinieri della stazione di Priolo, che lo hanno accompagnato alla casa circondariale di Piazza Lanza, mentre Milici sottoposto a fermo la scorsa primavera aveva già patteggiato la pena.