Siracusa – Con la firma del ministro Provenzano si è concluso il percorso che ha portato all’attivazione in Sicilia delle Zone Economiche Speciali (ZES). Ecco le reazioni della politica siracusana che vede nella loro istituzione una imperdibile opportunità di rilancio economico del territorio aretuseo, che potrebbe dare una boccata d’ossigeno all’economia locale
Giovanni Cafeo, deputato ARS Italia Viva
“Un obiettivo- sottolinea Cafeo- che già dal 2018 avevamo cominciato a sollecitare alla Regione Siciliana attraverso incontri e confronti a tutti i livelli, consci dell’importanza che lo strumento poteva avere per il nostro territorio”.
Ad intervenire per commentare la firma del Ministro per il Sud che avvia formalmente le Zes in Sicilia è il parlamentare regionale di Italia Viva Giovanni Cafeo, Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Seppur con colpevole ritardo, le Zes sono adesso una realtà – dichiara Cafeo – anche se, come sempre, alle azioni formali devono poi corrispondere interventi sostanziali mirati al finanziamento delle detrazioni e dei crediti d’imposta, elemento necessario per rendere efficaci le Zes e quindi attrattivo per gli investimenti il nostro territorio”.
“Per completare l’offerta di attrattività degli investimenti ed incentivare la presenza in Sicilia da parte delle aziende – prosegue Cafeo – chiedo al Ministro Provenzano di intercedere affinché diventi legge, magari presentandolo nel corso della conversione del Decreto Rilancio, l’emendamento sulle Zone Franche Doganali che in occasione dell’ultimo decreto Milleproroghe presentammo alla Camera come Italia Viva ma che, nonostante il parere positivo proprio del Ministro, non fu poi approvato”.
“Le Zone Franche Doganali da inserire nelle Zes – spiega ancora Cafeo – rappresenterebbero un ulteriore passo avanti necessario a far diventare la Sicilia terra appetibile per chi vuole investire in nuove attività a carattere internazionale, con la relativa ricaduta in termini di indotto e forza lavoro necessaria in tutto il territorio”.
“L’attivazione delle Zes è un’occasione che non possiamo perdere o, peggio, derubricare a traguardo raggiunto con la solita gara per le medaglie da appuntarsi al petto – conclude l’On. Cafeo – in realtà il meno è stato fatto e pure in ritardo, da adesso in poi sarà necessario un lavoro corale finalizzato alla ripresa dell’intera economia isolana, nel momento storico forse più difficile mai affrontato”.
Deputati M5S ” Nuova importantissima fase per l’economia dell’Isola
Con l’istituzione delle Zes dopo la firma del ministro Provenzano si chiude un iter importantissimo per il rilancio della Sicilia e della provincia di Siracusa”. A dirlo sono i parlamentari nazionali e regionali del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra, Paolo Ficara, Stefano Zito, Giorgio Pasqua, Maria Marzana e Pino Pisani che sin dal primo momento hanno seguito l’iter di istituzione delle zone economiche speciali, divenute realtà con la firma del Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno Giuseppe Provenzano.
“In Sicilia – spiegano – ne nasceranno due, una nella zona Orientale e un’altra in quella Occidentale per un totale di quasi 6 mila ettari, tra aree portuali, retroportuali e aree di sviluppo industriale. Il fine ultimo è quello di attrarre investimenti in particolar modo nell’ambito dell’economia “portuale” in settori come logistica, trasporti e commercio, ma anche di favorire la transizione ecologica degli insediamenti produttivi, attraverso un taglio netto a livello burocratico e con la possibilità di accedere a importanti sgravi fiscali per investimenti fino a 50 milioni di euro”.
Per la deputazione pentastellata si tratta senza troppi giri di parole di “un altro impegno rispettato con il territorio, ottenuto tramite una forte azione di pressione politica e di collaborazione con il Ministero per il Sud”.
Una delle svolte più importanti per favorire l’economia della Provincia di Siracusa è avvenuta infatti il 5 agosto dello scorso anno in fase di trattativa con il governo Regionale. “Il M5S ha dato il suo importante contributo a questo risultato. Un anno fa, in un incontro con la Regione – ricorda Scerra – in presenza del sottoscritto, del sindaco di Augusta Cettina Di Pietro e degli altri attori del territorio, riuscimmo a far ampliare le aree per la provincia di Siracusa, raddoppiando i circa 300 ettari inizialmente assegnati e rendendo il porto Core di Augusta vero cuore dell’area Zes della autorità di sistema portuale del mar di Sicilia orientale”.
“Da oggi – concludono i deputati a 5 Stelle -si apre una nuova importantissima fase per l’Isola e per la provincia di Siracusa, che dovranno cogliere questa occasione, ancor più importante visto il periodo storico post Covid, per essere più attrattive verso gli investitori. Non possiamo che essere soddisfatti – concludono- per il risultato raggiunto ma resteremo sempre vigili affinché la Regione e i territori adesso facciano la propria parte per cogliere al volo l’occasione”.
Avola rientra nelle ZES, le dichiarazioni del sindaco Cannata
Anche Avola rientra tra le Zone economiche speciali individuate dalla Regione Siciliana e istituite con un decreto dal Ministro del Sud e della Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano. Sono due le Zes approvate: quella della Sicilia occidentale che ha avuto assegnato il 35% della superficie Zes e quella della Sicilia orientale a cui è stato assegnato il 65%. Proprio tra queste ultime rientrano gli 11 ettari tra l’ingresso sud di Avola e la stazione in cui si trova il centro agroindustriale.
“Ho fortemente voluto che rientrassimo con quest’area – dice il sindaco Luca Cannata – perché si tratta di una zona che può dare tanto. Sarà un modo per invogliare i nostri imprenditori a investire, a maggior ragione in un periodo tanto difficile, e avviare il centro riqualificando la zona rendendola vivo e cuore pulsante di sviluppo economico”. I benefici economici delle Zes vedono notevoli incentivi fiscali più credito d’imposta per gli investimenti fino a 50 milioni di euro e un consistente regime di semplificazioni che saranno stabilite da appositi protocolli e convenzioni e che comunque prevedono anche l’accelerazione dei tempi procedimentali per garantire l’accesso agli interventi di urbanizzazione primaria alle imprese insediate nelle aree interessate.
“Adesso si definiranno con il Governo nazionale e Regionale gli ulteriori passi per arrivare alla fase operativa – conclude Cannata – per rendere fattiva quest’opportunità offerta ai Comuni e al tessuto imprenditoriale”.
Francesco Italia, sindaco di Siracusa: “Risultato importante”
“Un risultato di grande importanza per le imprese locali, per il rilancio economico e la riqualificazione del territorio, ma anche un esito per nulla scontato che premia l’impegno di tutti i soggetti istituzionali e degli stakeholder che hanno deciso di scommettere su questa opportunità”.
Così il sindaco, Francesco Italia, commenta il decreto con il quale il ministro per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, ha istituito ieri le Zone economiche speciali (Zes) che consentiranno di attrarre investimenti produttivi con gli strumenti dello sconto fiscale e del credito d’imposta. In Sicilia sono state realizzate due Zes, una occidentale e una orientale; quest’ultima mette assieme il 65 per cento dei territori contemplati. Siracusa parteciperà con 146 ettari (più del doppio di quelli previsti all’inizio) individuati nell’area portuale di Targia, a Santa Teresa Longarini e nella zona di confine con il polo artigianale di Floridia.
“È stato un percorso accidentato – aggiunge il sindaco Italia – che ha richiesto uno sforzo comune di tutti i soggetti interessati per ottenere il risultato massimo possibile. Abbiamo dovuto superare l’ostacolo delle aree Sin, che restringevano di molto i margini di movimento dei comuni nell’individuazione delle Zes, e va considerato che secondo l’ipotesi iniziale a Siracusa dovevano spettare aree per 67 ettari complessivi. Siamo stati bravi a fare squadra guardando tutti insieme all’obiettivo di mettere le aziende nelle condizioni di investire risorse a condizioni vantaggiose. Alla Regione abbiamo trovato orecchie attente e di questo ringrazio il presidente Musumeci e l’assessore Mimmo Turano; e ringrazio pure il ministro Provenzano che è stato disponibile alle istanze partite dalla Sicilia”.
Le Zes furono previste dal decreto Mezzogiorno del 2017 per favorire gli interventi dei privati anche in un ottica di recupero del territorio. Fino a 50 milioni di euro di investimenti, le aziende godranno di incentivi fiscali e crediti di imposta, oltre a un regime di semplificazioni, che sarà messo a punto attraverso appositi protocolli, per ridurre i tempi burocratici e per realizzare in quelle zone le opere di urbanizzazione primaria”.
Pippo Gianni, sindaco di Priolo Gargallo
Anche Priolo Gargallo è stato inserito tra le Zes, zone economiche speciali. Soddisfazione da parte del sindaco Pippo Gianni, che parla di un risultato storico, frutto dell’impegno profuso e delle sollecitazioni esercitate a livello regionale e nazionale. Dopo una prima esclusione, per una presunta difformità alle richieste del bando, nel novembre dello scorso anno il primo cittadino ha voluto presentare nuovamente istanza di inserimento, rendendo disponibili alcune aree ritenute maggiormente adatte e funzionali alle necessità del territorio.
I decreti istitutivi sono stati firmati ieri dal Ministro per il Sud Provenzano. Due le Zes in Sicilia, una per la parte occidentale e l’altra per quella orientale, dove è stato inserito Priolo Gargallo.
“Si apre dunque una nuova fase – ha commentato Gianni – incentrata sullo sviluppo economico, lavorativo ed imprenditoriale. Le Zes rappresentano una grande opportunità per il nostro territorio, uno strumento concreto in grado di favorire gli investimenti e rilanciare l’occupazione”.
Previsti incentivi fiscali più credito d’imposta per gli investimenti fino a 50 milioni di euro e un consistente regime di semplificazioni anche per quanto riguarda l’accesso agli interventi di urbanizzazione primaria alle imprese che si insedieranno nelle aree interessate.
Tra le altre aree inserite nelle Zes anche quelle del comprensorio industriale.