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Consiglio comunale: “Habemus il nuovo regolamento di Polizia urbana”. Lotta ai parcheggiatori abusivi e sanzioni per chi mal gestisce le passeggiate dei propri animali

Siracusa – Dopo diverse sedute “propedeutiche”, concluse con il nulla di fatto,  il Comune di Siracusa ha il nuovo regolamento di Polizia urbana. Il Consiglio comunale ha finalmente dato il via libera all’importante strumento che dovrebbe conferire ordine e sicurezza, in particolare riferendosi a problemi annosi e dilaganti, come quello dei parcheggiatori abusivi.

L’approvazione è  avvenuta ieri sera, con un voto espresso a maggioranza e senza appello nominale; con appello nominale, invece, è stata votata l’immediata esecutività del provvedimento, che ha raccolto 14 sì, 2 no e 2 astensioni.

Il regolamento è stato approvato con poche modifiche rispetto alla proposta dell’Amministrazione. Aggiustamenti  quasi tutti indicati dalla commissione competente. Il Consiglio ha, invece,  cassato l’articolo 7, costituito da tre comma,  che mirava  a perseguire chi imbratta edifici pubblici e privati o danneggia elementi di arredo urbano e la segnaletica stradale, con una sanzione  che era stata fissata da 100 a 250 euro, oltre alla previsione della possibile confisca degli strumenti utilizzati per l’atto vandalico.

 

 

La bocciatura (14 sì, 13 astensioni e 2 no) è avvenuta al termine di un dibattito sulla compatibilità tra l’articolo e la normativa nazionale, nato da un emendamento di Tony Bonafede, favorevole a un inasprimento della sanzione. I contenuti dell’articolo 7 sono stati ripresi in un emendamento, illustrato da Antonino Trimarchi, che ha introdotto l’articolo 15 bis.

Nello specifico, il regolamento interviene per prevenire e contrastare le situazioni urbane di degrado o di isolamento che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi, l’accattonaggio molesto o con impiego di minori e disabili, l’occupazione abusiva di immobili; le situazioni in cui si verificano comportamenti quali il danneggiamento del patrimonio pubblico e privato; le situazioni che costituiscono intralcio alla pubblica viabilità, l’abusivismo commerciale e l’illecita occupazione di suolo pubblico.

Particolare attenzione è stata posta al fenomeno dei parcheggiatori abusivi che possono essere raggiunti dal cosiddetto Daspo urbano: due giorni di allontanamento dal luogo in cui operano, misura che diventa di 6 mesi in caso di recidiva, secondo le recenti norme sulla sicurezza urbana.

 

Prima del voto finale, critiche sono state mosse da Alessandro Acquaviva per il contrasto tra questo regolamento e quello sul decoro urbano che sarebbe “di fatto cancellato”. Poi, pur apprezzando la misura del Daspo, lo stesso consigliere  ha lamentato un sistema di sanzioni meno pesante rispetto alla normativa nazionale.

 

 

Per Gaetano Firenze prodotto il regolamento: ”Bisogna adesso compiere uno sforzo per informare sulle disposizioni  la cittadinanza”. Firenze ha  poi  chiesto all’amministrazione di lavorare per rendere omogenei i regolamenti affini e che potrebbero avere elementi di conflitto.

 

 

Il plauso all’Amministrazione e al Consiglio è arrivato da Giuseppe Impallomeni, vicepresidente del civico consesso aretuseo. “In queste ultime sessioni- ha detto-  sono stai raggiunti risultati importanti grazie ai provvedimenti approvati. Adesso è giunto il momento per un deciso cambio di rotta.

Secondo Bonafede, il regolamento è:” Solo uno spot elettorale perché non ci sono i Vigili urbani sufficienti per applicarlo e com’è dimostrato dal fatto che Cassibile e Belvedere sono stati esclusi dal Daspo”. Il consigliere ha detto di essersi impegnato per migliorare il provvedimento ma senza riuscirci, come quando ha provato di evitare le sanzioni per chi chiede l’elemosina.

      Illustrazione sintetica degli articoli del regolamento approvati

Gli articoli 8 e 9 vietano, nell’esercizio di qualsiasi attività, anche lavorativa, la produzione di fumi ed altre esalazioni moleste, mentre la cottura di alimenti all’aperto dovrà avvenire adottando le necessarie cautele affinché i fumi o altre esalazioni non si  propaghino verso luoghi pubblici. È vietato collocare oggetti sugli immobili sospesi quali vasi o fioriere privi di adeguati fissaggi atti ad evitare la caduta ed a  garantire la sicurezza delle persone; è vietato produrre lo stillicidio di acqua o altri liquidi, provocare l’emissione di polveri anche scuotendo tappeti e tovaglie, sporcare le strade e le aree di uso pubblico. Prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 100 a 250 euro.

In materia di “convivenza civile e pubblico decoro”, all’articolo 11 è vietato abbandonare oggetti sul suolo pubblico o nelle altrui proprietà, esemplificando i casi della dispersione di carta, bottiglie, lattine, involucri, mozziconi di sigarette e qualsiasi altra cosa seppure di piccolo volume. La violazione sanzionata con una multa da 100 a 250 euro.

Il 12 individua le attività proibite su suolo pubblico, area pubblica o adibita all’uso pubblico: sono vietate la pulizia, il lavaggio, la manutenzione o la riparazione di veicoli ed utensili. Al di fuori degli spazi autorizzati, sono vietate le occupazioni aventi carattere di permanenza di strade od aree pubbliche o di uso pubblico provocate dal rimessaggio di camper, roulotte, barche e carrelli nautici, o altri veicoli;  è inoltre vietata qualsiasi attività assimilabile al campeggio, vale a dire l’occupazione di spazi ed aree pubbliche effettuata tramite parcheggio e stazionamento prolungato di veicoli adibiti a dimora occasionale, o il posizionamento in loro prossimità di sedie e tavoli. Previste sanzioni da 100 a 500 euro e la loro rimozione a spese dei contravventori.

L’articolo 13 vieta, sempre sulle stesse aree e salvo specifica autorizzazione, giochi ed attività che possono arrecare intralcio o disturbo alla collettività. Sono inoltre vietati tutti i giochi e le scommesse assimilabili a quelli di azzardo come pure giochi e scommesse che richiedono particolari abilità nei partecipanti, ed offrono in posta  o scommessa del denaro. Previste sanzioni da 100 a 250 euro e la possibilità del sequestro a fini di confisca degli oggetti utilizzati e di quelli costituenti premio o posta del gioco.

L’articolo 14 regolamenta la conduzione degli animali in area pubblica: dovrà avvenire utilizzando idonei strumenti per il loro controllo, quindi il proprietario dovrà essere munito di guinzagli, ma anche di dispositivi quali le museruole atti ad assicurare in modo certo l’inoffensività dell’animale. I proprietari, inoltre, dovranno garantire la pulizia degli spazi percorsi provvedendo alla raccolta ed allo smaltimento delle deiezioni. Un emendamento di Acquaviva ha esteso il divieto anche nelle “aree demaniali di uso pubblico” mentre una proposta di Impallomeni ha consentito di portare la sanzione minima da 100 a 200 euro e la massima da 250 a 500 euro.

L’articolo 15 riguarda le aree a verde, dove è vietata qualsiasi attività che possa arrecare danno alle piante. Fuori dai casi e dai luoghi autorizzati, sarà vietato allestire tavoli, panche o altre attrezzature per consumare alimenti, organizzare feste ed eventi, accendere fuochi o bracieri, accamparsi od utilizzare le panchine in maniera non adeguata per sdraiarsi o coricarsi. Chiunque viola tali disposizioni sarà soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 100 a  200 euro. Un emendamento della maggioranza, primo firmatario Alberto Palestro, ha introdotto il divieto nelle aree verdi di “giochi ed attività che possono arrecare intralcio o disturbo alla collettività con esclusione dei giochi previsti nei rispettivi parchi”.

Infine, l’art 15 bis colpisce chi danneggia o sporca “o comunque deteriora edifici pubblici o privati o elementi di arredo urbano”. La sanziona va da 200 a 500 euro ed è prevista la confisca degli oggetti utilizzati.

Nell’articolo 16 sono previste la modalità di applicazione del misure.

Il 17 abroga il precedente regolamento di Polizia urbana ed eventuali norme comunali in contrasto con il provvedimento.

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Informazioni su Mascia Quadarella 5035 Articoli
Giornalista