Siracusa- Utilizzati durante la fase elettorale come luoghi da riqualificare per farli rivivere, chiuse le urne, calati i sipari, alcuni spazi pubblici, non sono quelli periferici, esaurita la loro funzione di location- specchio per le allodole, tornano ad essere abbandonati al degrado ed al vandalismo.
Stando alla denuncia del presidente della Consulta civica di Siracusa, Damiano De Simone, da questo destino non sarebbero rimasti immuni nemmeno i “Villini”, così come gli anziani ribattezzarono familiarmente il Foro siracusano, in piena zona umbertina.
Un polmone verde con due affacci, uno sulla Borgata uno sull’inizio del corso che conduce verso Ortigia, attraversato ogni giorno da centinaia di persone e da tantissimi turisti, che purtroppo si starebbe trasformando, giorno dopo giorno, in un’area off limits, mal frequentata e punto di ritrovo di spacciatori, oltre che di gente ubriaca, che perdendo i freni inibitori userebbe ogni angolo, panchine non escluse, come orinatoi, danneggiando il patrimonio urbano.
E non si parla di solo decoro oltraggiato, nel comunicato del giovane presidente della Consulta civica, ma di una vera allerta, un avviso di pericolo, che suggerisce alle istituzioni e alle forze dell’ordine territoriali, di innalzare i livelli di attenzione su un luogo che dovrebbe avere una destinazione d’uso ben diversa.
“Giornalmente- riferisce De Simone- mi arrivano segnalazioni da parte di cittadini diventati testimoni oculari di atti di vandalismo ma anche di violenza sui passanti, poiché diversi sarebbero i casi riportati di pedoni aggrediti per non aver assecondato richieste di denaro o addirittura di una sigaretta”.
“Ritengo, quindi – continua De Simone – fondamentale adeguare alle reali esigenze di tutela venutesi a creare la presenza sul posto delle forze dell’ordine, dei Vigili urbani, a tutte le ore”.
“Vorremmo – conclude il presidente – che le piazze di quartiere tornino nuovamente ad essere luoghi sicuri di aggregazione sociale per giovani, studenti, comitive di ragazzi, mamme con bambini. Ad oggi riscontriamo un degrado diffuso, che sicuramente non incoraggia i genitori a far trascorrere qualche ora in strada ai loro figli, come si faceva una volta in sella a una bicicletta o calciando un pallone. Ora c’è il rischio di tornare a casa con un occhio pesto, e non per le litigate tra coetanei, ma per qualcuno che quella bici te la sottrae con la forza”.
Mascia Quadarella