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Contrada Isola: panorama sul mare negato e troppo degrado, la denuncia del presidente della Circoscrizione Neapolis

Siracusa – Via Lido Sacramento in totale abbandono:  le sterpaglie e i rami degli alberi non potati invadono la strettoia, percorsa a doppio senso di circolazione, che conduce fino al mare, ma anche alle abitazioni residenziali di molte famiglie “stanziali” , che camminano, estate e inverno,  su un terreno “minato”, caratterizzato da voragini e rattoppi, ma anche da  rialzi di asfalto dovuti all’espansione delle radici di alcuni arbusti.

Igiene e decoro, in poche parole, sarebbero pari allo zero, mentre il rischio incendi diventerebbe con l’innalzarsi delle temperature elevatissimo, appunto per la mancata manutenzione dei terreni da parte dei privati, che dovrebbero essere messi in mora nell’eseguire le dovute azioni di bonifica e messa in sicurezza dagli enti preposti al controllo.

“Mi chiedo- denuncia il presidente della circoscrizione Neapolis, Giuseppe Culotti- il Comune perchè non provveda ad eseguire le ordinanze in tal senso, consentendo il reiterare di tali omissioni. Le ordinanze vanno emesse e bisogna farle rispettare. Inoltre, bisogna adeguare l’appalto per il diserbo, estendendolo anche alle zone non centrali, ma abitate tutto l’anno come quelle costiere”.

Oltre al danno anche la beffa, segnalata da imprenditori e cittadini, quella di vedersi in alcuni scorci negare il panorama sul porto da recinzioni, sicuramente a norma, ma che occludono la visuale sul mare.

Sempre in contrada Isola,  da qualche tempo,  la veduta sullo specchio di mare sarebbe negata per diversi metri  da una recinzione in rete  fittissima, tanto che sempre  il presidente della circoscrizione  Neapolis avrebbe già predisposto un’ istanza da presentare al Comune e alle altre istituzioni di competenza per : “ Ove possibile, nel rispetto della proprietà privata e dei poteri di disposizione dei proprietari degli immobili, evitare tutte quelle recinzioni superflue che privino i luoghi della loro naturale suggestione, poiché in diversi casi si tratta di terreni incolti, inutilizzati, che potrebbero essere recintati in maniera tale da non soffocare la visuale. Purtroppo – conclude Culotti- certe recinzioni, abbiamo notato,  abbassano  i livelli di attrattività che contraddistinguono alcuni esercizi pubblici della zona, che lavorano pochi mesi all’anno e  che fanno leva appunto anche sul landscape”.

Mascia Quadarella

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Giornalista