Siracusa- Ampliare le conoscenze per contrastare il traffico illecito di rifiuti, che rappresenta uno tra i business contemporanei più redditizi e pericolosi. E’ stata questa la finalità del corso di formazione organizzato dalla Polizia stradale di Siracusa, in sinergia con il Polieco, il Consorzio obbligatorio, senza scopi di lucro, per il riciclaggio di rifiuti e beni a base di polietilene, al quale sono tenuti ad aderire gli importatori, gli utilizzatori, i distributori, i riciclatori ed i recuperatori di rifiuti, oltre ai soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti a base di polietilene.
I lavori sono stati aperti dal comandante provinciale della Polstrada di Siracusa, Antonio Capodicasa.
“Quella ambientale è – ha esordito il comandante – una tematica che mi sta particolarmente a cuore. Per questo motivo ho voluto questo corso di formazione, tanto più che un fenomeno di questa estensione non può essere minimamente essere sottovalutato. Nel nostro piccolo, e nell’ambito delle nostre specifiche competenze, possiamo monitorare il traffico su strada di trasporto illecito di rifiuti, e smantellarlo sul nascere”.
“Il contrasto dei reati ambientali- ha aggiunto la direttrice del Polieco, Claudia Salvestrini – passa attraverso la corretta attuazione della normativa e pertanto non può prescindere dall’adeguata formazione delle figure professionali chiamate ad intervenire contro il traffico illecito dei rifiuti, dal trasporto allo smaltimento. E’ in questa ottica che si inserisce la pluriennale attività del consorzio Polieco e della Fondazione Santa Chiara che, attraverso corsi di alta specificità, come quello svoltosi oggi a Siracusa, mettono a disposizione competenze e risorse, perseguendo l’obiettivo comune di un’azione incisiva a tutela di ambiente e salute.
Tra i relatori: Gianfranco Amendola, docente di diritto penale dell’ambiente all’Università La Sapienza di Roma, nonché consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti; Roberto Rossi, procuratore aggiunto a Bari, già componente del Consiglio Superiore della Magistratura, docente nelle facoltà di Venezia, Bari e Foggia, nonché esperto nominato dalla Comunità Europea; Valentina Vattani, giurista esperta di diritto ambientale, componente del Comitato Scientifico del Master di II Livello in “Tutela dell’ambiente e criminalità ambientale. Metodologie innovative per l’analisi criminale geospaziale e per l’impiego operativo di droni nell’intelligence ambientale”.