Siracusa – Il dibattito sulla crescita del “civismo politico”, sorto all’indomani delle elezioni amministrative dell’11 giugno, interessa anche Un Passo Avanti, che in provincia di Siracusa ha contribuito all’elezione di numerosi consiglieri comunali nelle liste di coalizione degli enti locali al di sotto dei 20 mila abitanti – come nel caso del coordinatore cittadino di Melilli, Mirko Caruso – e contestualmente ha raccolto la sfida di presentare il simbolo e la lista ad Avola, dove ha ottenuto la preferenza di circa 600 elettori.
“Ringrazio – afferma la coordinatrice regionale del movimento Costanza Castello – in questa occasione tutti i cittadini la cui domanda di politica si è incrociata con la nostra offerta.I risultati ottenuti rappresentano un’ ulteriore crescita del cammino che ci vede protagonisti nella formazione di una classe dirigente che unisca dinamismo e competenza nel siracusano”.
“Siamo già pronti per la sfida elettorale del comune capoluogo nel 2018 – annuncia la Castello- con una lista di 32 candidati al Consiglio che continuino il percorso di rinnovamento che abbiamo iniziato. Mi preme sottolineare – mette le mani avanti da navigata politica, la giovane leader del movimento, non escludendosi la possibilità di inserirsi in coalizioni o fare apparentamenti strategici- che il nostro non è un procedere “contro” i partiti, ma un prendere atto del fatto che abbiano perso la loro reputazione e presentino difficoltà oggettive a rigenerarsi dall’interno, per cui è necessaria oggi più che mai la sinergia con forze sane, impegnate a trasformare i bisogni in diritti e a risolvere, nel medio periodo, i problemi dei nostri concittadini amaramente lasciati sul campo. Noi crediamo in un “civismo politico” che sia talmente determinante per i partiti da imporre le “regole”, come per esempio le priorità negli obiettivi da raggiungere o la meritocrazia nelle nomine. Ma che sia “costruttivo”, arginando il qualunquismo e l’autoritarismo di fenomeni da cui fortunatamente gli elettori hanno cominciato a prendere le distanze in questa tornata amministrativa, come il M5S, chiuso ancora in una torre eburnea di superba presunzione che la verità abbia cittadinanza in una sola parte politica”.