Siracusa – Sfuma un’altra occasione per l’Amministrazione Comunale di Siracusa di reperire fondi pubblici per co-finanziare la progettazione di interventi di messa in sicurezza di 5 edifici scolastici, di ogni ordine e grado, nel capoluogo.
Nella graduatoria del bando con cui il MIUR dava attuazione al Decreto Genova (Art.42), prevedendo l’accesso alle risorse di un fondo complessivo di 50 milioni di euro, da investire in progetti di messa in sicurezza, infatti, non figurerebbe, ancora una volta, quello aretuseo .
“L’Amministrazione Comunale – spiega il presidente del Comitato Scuole Sicure di Siracusa, Angelo Troia – avrebbe potuto presentare richiesta di contributo sugli edifici adibiti ad uso scolastico di ogni ordine e grado, con riferimento a uno o più edifici scolastici, fino a 5 candidature per i comuni capoluogo di provincia, di cui è proprietario e rispetto al quale abbia la competenza secondo quanto previsto dalla Legge 11.01.1996 n.23”.
“Abbiamo richiesto come Comitato Scuole Sicure di Siracusa – continua Troia – con nota protocollata in data 23.05.2019, se l’amministrazione comunale avesse aderito al sopracitato bando ed in particolare quali edifici scolastici aveva inteso candidare al finanziamento per la progettazione, con le indicazioni degli importi totali sia per la progettazione sia per il costo totale dei lavori successi per ciascun edificio oggetto della progettazione. Ad oggi nessuna risposta ci è pervenuta, ma nel frattempo abbiamo potuto visionare la graduatoria pubblicata dal MIT. Dei 323 Enti Locali italiani che hanno partecipato al bando non fa parte il Comune di Siracusa”-
“Ora – s’interroga Troia – come si giustificheranno? Anche questa volta non conosciamo le ragioni che vedono l’Amministrazione comunale di Siracusa esclusa da questi finanziamenti, ma una cosa è certa – incalza Troia – questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Forse le progettazioni non sono state inserite nella programmazione dell’Ente? Forse il Comune non ha fondi per co-finanziare progetti su edifici strategici o rilevanti? Dal momento che l’edilizia scolastica – continua Troia – sembra essere in subordine perfino alle spese pazze per obsoleti solarium, chiederemo alla presidenza del Consiglio comunale di indire una seduta aperta del civico consesso affinché tutta la cittadinanza venga informata su come l’Ente Locale stia affrontando la programmazione della quale, al momento, sembra non esserci traccia. Chiederemo anche il supporto di tutti i consiglieri comunali che abbiano a cuore le problematiche scolastiche”.