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Elezioni: Mellilli e Priolo ritorno al passato nel sodalizio Gianni-Sorbello?

Priolo- Melilli – Le vere segreterie politiche cittadine sono i bar. E’ in questi esercizi che, sotto gli occhi di tutti, di recente, i politici locali si  preparano ad affrontare la prossima maratona elettorale. Scambi di mano, risate, un caffè o un aperitivo e si tessono le “trame” degli schieramenti che si contenderanno le poltrone del potere. Un avvicinamento “strategico” pare sia quello tra l’attuale deputato regionale Pippo Sorbello e l’ex suo collega all’Ars Pippo Gianni, che sembra stiano rafforzando la loro frequentazione, preparando probabilmente le ipotizzabili “ri-sindacature” nei comuni in cui il loro elettorato è più corposo: Priolo e Melilli.

Nulla di ufficiale ancora, ma nell’area industriale potrebbe, dunque,  realizzarsi un ritorno al passato. Gianni, tuttavia, non nega e non conferma le sue “mire” su Priolo, però come si sa all’ultimo momento lo scenario potrebbe cambiare. Sicuramente in vista delle amministrative del capoluogo le alleanze che si profilano saranno trasversali e potrebbero far registrare qualche colpo di scena. Certo è che non si può parlare più di coalizioni di centro-destra o centro sinistra, bensì di composizioni ibride. Ciò che manca secondo i vecchi volponi della politica nel territorio sarebbero  i veri “amministratori”, quelli che, nel  bene o nel  male, riuscivano a portare a casa qualche risultato. La promiscuità, certamente, non rasserena gli elettori, che si troveranno confusi da tutte queste manovre in cui è il vecchio che avanza, piuttosto che il nuovo, che non troverà ampi spazi di azione. Secondo Gianni la formula vincente, piuttosto, sarebbe quella di  unire l’esperienza degli anziani con l’entusiasmo dei giovani. Nulla in contrario su questa filosofia, a patto che  a manovrare le redini dirigenziali non siano sempre e comunque i soliti protagonisti degli ultimi 30 anni, che qualche errore potevano sicuramente evitarlo. I programmi tuttavia dovranno essere seguiti dai fatti, e si dovranno fissare precise scadenze per il raggiungimento degli obiettivi, oppure mandare puntualmente tutti a casa, evitando quella stagnazione che non fa bene alla provincia di Siracusa e alla Regione tutta. Forse il vintage in politica non  è appetibile come nel campo della  moda, e spetterà a loro rinnovarsi per  dimostrare di essere in grado di  farsi scegliere ancora dalla gente, i cui problemi vanno indossati per essere risolti.

Mascia Quadarella

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Giornalista