Siracusa- E’ la Fasted onlus Siracusa, associazione che rappresenta i pazienti talassemici, a denunciare l’inadeguatezza dei locali in cui il reparto di Talassemia è stato destinato a Siracusa, in seguito all’emergenza Covid-19.
Nel piano di riorganizzazione degli spazi ospedalieri, scaturito dall’esigenza di gestire al meglio la pandemia, mettendo in atto le misure anti-contagio, i pazienti talassemici, infatti, sono stati trasferiti dall’Umberto I all’ ospedale “A. Rizza” nei locali dell’ RSA, una prima volta e di recente nuovamente spostati nei locali dell’ex Centro Alzhameir.
“Qui però gli spazi a disposizione – sottolinea il direttivo della Fasted in un comunicato- sono eccessivamente ridotti: sole due stanze in cui devono sostare contemporaneamente tutti i pazienti che si sottopongono alla terapia trasfusionale che è per loro salvavita.
L’associazione dei pazienti talassemici, poi, stila un elenco dettagliato delle criticità.
- Mancanza di un percorso pulito per raggiungere il reparto.
- Mancanza di privacy nell’androne: assembramento e promiscuità con altri utenti che si recano nei vari ambulatori.
- Mancanza di una stanza per eventuale isolamento dove trasfondere in sicurezza una persona a rischio Covid-19.
- L’ambulatorio della responsabile dell’UOSD di Talassemia attiguo alla RSA potrebbe portare a promiscuità con il personale e i pazienti della stessa.
- Lo scarso distanziamento sociale all’interno dei locali, che tra coloro che devono fare trasfusione e prelievi di routine, rendono di fatto impossibile il rispetto delle distanze interpersonali imposte dalla legge per contenere e prevenire il contagio da Covid-19.
“Criticità queste – continuano i rappresentanti dei pazienti- che avremmo potuto segnalare se i dirigenti dell’A.S.P avessero risposto e tenuto in considerazione le nostre richieste d’incontro e dell’istituzione di un tavolo tecnico, inviate tramite p.e.c. in una nota datata 8 giugno 2020”.
“E’ inaccettabile – evidenziano- che pazienti fragili (considerati categoria a rischio) come i Talassemici, vengano così incoscientemente esposti al rischio di contagio.
FASTED Siracusa Onlus reputa inadeguata questa collocazione e sollecita l’A.S.P. a cercare e trovare spazi più ampi nei quali collocare il reparto di Talassemia, così che i pazienti, che ogni giorno giungono in reparto per le consuete terapie , non corrano il rischio di essere contagiati o di farsi vettori del virus”.
“Se entro tempi ragionevoli – proseguono i vertici locali di Fasted onlus- l’Asp non provvederà ad una nuova collocazione, i pazienti percorreranno le vie legali per ottenere ciò che a loro spetta: continuità nelle cure, ma anche sicurezza dei luoghi ospedalieri. FASTED Siracusa Onlus, infatti, si riserva di depositare un esposto presso la Procura della Repubblica di Siracusa per denunciare la situazione appena descritta. È bene ricordare che il rispetto delle misure di contenimento, quali il distanziamento sociale, è imposto dalla legge e non può essere trascurato a fronte di una paventata mancanza di spazi. I locali a disposizione dell’ A.S.P. non mancano e soluzioni più consone alle esigenze dei pazienti talassemici potranno certamente essere trovate”.